Squalifica Sinner, cambia tutto: clamorosa ammissione

Il caso Clostebol rimane apertissimo: “Non c’è stata alcuna violazione delle regole del programma antidoping del tennis”

Ci risiamo con Sinner e la squalifica patteggiata con la Wada. Una squalifica di tre mesi che lo costringerà a non poter difendere i punti conquistati l’anno scorso. E che fino al 13 aprile gli vieta anche di allenarsi in strutture e con sparring partners affiliati a Federazioni.

Copertina Sinner
Squalifica Sinner, cambia tutto: clamorosa ammissione (Screen Youtube Notizie Live Stream) – Sportitalia.it

Sinner ha patteggiato perché un po’ per chiudere definitivamente la questione, un po’ – soprattutto – per il timore di incorrere in una sanzione ben peggiore. Il minimo era un anno, ma si poteva arrivare anche a due visto il clamore mediatico suscitato dal suo ‘caso’. Esploso, seppur non ancora emerso pubblicamente, proprio un anno fa con la doppia positività al Clostebol riscontratogli durante il Miami Open.

Ricordiamo che poi il Tribunale indipendente del tennis lo aveva scagionato per mancanza di colpa o negligenza. “Il processo è stato condotto secondo le linee guida del Codice mondiale antidoping“, la replica allora dell’ITIA alla WADA, la quale aveva poi presentato ricorso. Il famoso ricorso al TAS che si sarebbe discusso il 16-17 aprile a Losanna se il numero uno al mondo non si fosse accordato con la stessa Agenzia Mondiale dell’anti-Doping.

Proprio l’ITIA, attraverso la sua direttrice generale Karen Moorhousen, è tornata sul ‘caso’ Sinner dando una spiegazione chiara al perché del loro silenzio quando il classe 2001 fu trovato positivo al derivato del testosterone e immediatamente sospeso, un silenzio che ha fatto infuriare tanti colleghi di Sinner, con molti di loro che hanno parlato di trattamento diverso – da privilegiato – per il giocatore italiano.

Dg ITIA: “Silenzio sulla sospensione di Sinner? Ecco come è andata”

“Sia nel caso di Sinner che in quello della Swiatek, le regole sono state rispettate – ha sottolineato Moorhousen ad ‘Afp’ – Entrambi hanno presentato ricorso contro la sospensione provvisoria entro il termine di dieci giorni previsto. Dato che il ricorso ha avuto successo, i provvedimenti temporanei non sono stati resi pubblici. Se avessimo fatto le cose in maniera differente, ci saremmo trovati ad infrangere le nostre stesse regole.

Sinner in conferenza stampa agli Australian Open
Dg ITIA: “Silenzio sulla sospensione di Sinner? Ecco come è andata” (Screen Youtube Australian Open Tv) – Sportitalia.it

Se meditiamo un cambiamento? Alcuni sport, come l’atletica, decidono di annunciare immediatamente sospensioni provvisorie – ha risposto la Dg dell’ITIA – Altri, soprattutto gli sport di squadra, non li annunciano mai. Il tennis per ora si è dato questa regola dei dieci giorni”.

“Le nostre regole si basano sul Codice mondiale antidoping, che elenca diversi reati che possono essere commessi dall’entourage di un atleta – ha evidenziato Moorhousen in conclusione – Nel caso di Sinner, secondo la consulenza legale che abbiamo ricevuto, non vi era alcuna giustificazione per perseguire penalmente nessun membro del suo staff. Non c’è stata, ovvero, alcuna violazione delle regole del programma antidoping del tennis”. Sicuro non sentiremo ancora parlare…

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