Lazio, Baroni esulta: “La testa deve guidare il corpo”. Poi tiene i suoi sul pezzo

Il pari per la Lazio ha permesso ai biancocelesti di volare ai quarti di Europa League. Nel post-partita ha parlato il tecnico Marco Baroni, che ha ragionato su alcuni aspetti: “La squadra ha fatto comunque una partita di spessore. A questi livelli le difficoltà ci sono: loro aggrediscono e premono sui portatori di palla, ho visto tante loro partite. Per me la Lazio ha avuto voglia, avuto occasioni. Questa squadra ha questo destino: giocare di ritmo, di velocità. Complimenti a tutti, dai ragazzi al nostro pubblico: abbiamo anche recuperato Castellanos e Vecino ha dato un contributo importante”.

C’è meno brillantezza dopo le diverse gare disputate?
“Quando uno gioca partita a questo livello, è la testa che deve guidare il corpo. Se giochi ogni tre giorni, vuol dire che stai facendo una stagione positiva. Si lavora sul campo, si lavora fuori. Non mi piace sentir parlare di stanchezza, sono entrato negli spogliatoi e ho già chiesto ai ragazzi di pensare alla gara di Bologna e di recuperare le energie”.

Il vantaggio della gara di andata ha distratto i giocatori in questa gara?
“Ho lavorato in questi giorni sulla testa perché non dovevamo pensare al risultato. La nostra squadra necessita di ritmo per far valere la propria forza, è chiaro che loro ci hanno aggredito e hanno vinto spesso i contrasti sulle seconde palle. Devo però ripetere i complimenti ai ragazzi: ho scelto Patric, ad esempio, dal primo minuto nonostante non giocasse titolare da tempo”.

Qualche difficoltà nel recupero dei giocatori?
“Il valore dei giocatori è fondamentale: se siamo tutti a disposizione, ho la possibilità di ruotare e tenere il ritmo alto. Se mancano le rotazione, può esistere qualche difficoltà. Nell’ultima gara, ho portato Rovella in panchina nonostante non potesse scendere in campo perché lo volevo vicino al gruppo. La squadra si è ringiovanita, ci sono giocatori importanti sia quando giocano, sia quando non giocano”.

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