Lunghissima intervista all’ex arbitro internazionale Daniele Orsato: il fischietto di Schio, che da gennaio ricopre il ruolo di Commissario dello sviluppo e del talento arbitrale, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a Il Corriere del Veneto, dopo il ritiro dalla carriera di direttore di gara avvenuta lo scorso anno.
Un binomio che non dovrebbe esistere quello tra calcio e violenza: da quello che accade sugli spalti, in modo particolare le risse tra i tifosi e, allo stesso tempo, anche in campo tra gli stessi calciatori con lo stesso Orsato che ha raccontato anche alcuni episodi personali con le aggressioni agli arbitri spesso anche vittime di gesti beceri.
![Daniele Orsato, arbitro [Credit: LaPresse] - Sportitalia](https://www.sportitalia.it/wp-content/uploads/2022/11/Daniele-Orsato.jpg)
“Sicuramente il momento più difficile è stato quando, dopo una partita, mi è stata assegnata una scorta. Sette giorni di sorveglianza per me e la mia famiglia. Un arbitro sa di dover affrontare contestazioni, fa parte del gioco, ma quella volta era diverso: non ero solo io al centro della tempesta, c’erano di mezzo mia moglie e i miei due bambini piccoli. Il calcio dovrebbe essere passione, competizione, ma mai paura. Ecco, queste cose non dovrebbero accadere nel mondo dello sport”.
Il messaggio di Orsato: urge severità
Arrivato in Serie A a dicembre 2006 in un Siena-Atalanta, è stato eletto miglior arbitro al mondo dall’IFFHS nel 2020, e, per numero di partite dirette nel campionato italiano è il secondo arbitro con ben 289 partite. “Nelle categorie inferiori l’arbitro è un uomo solo e di questo dovrebbero tener conto tutti. Le parole nei campi di periferia sono macigni, le decisioni non sono facili. In quei campetti le offese verso un arbitro hanno un peso molto maggiore di quello che accade in serie A”.
Nel giugno 2024 la sua ultima gara in Serie A fu Atalanta-Fiorentina, con la carriera che si è conclusa agli Europei in Germania con il quarto di finale tra Inghilterra e Svizzera. “La nostra associazione e la Figc hanno fatto grandi passi avanti dal punto di vista delle sanzioni nei confronti di chi aggredisce un arbitro. Io credo che si debba arrivare a punire l’aggressione ad un direttore di gara come si fa per chi si scaglia contro un carabiniere. Ci sono giovani arbitri che vengono picchiati per motivi futili e questa per me è violenza criminale. Bisogna essere severi”.

Tra le gare più importanti nella sua carriera le direzioni della finale di Champions League tra PSG e Bayern, la semifinale di Champions League tra Real Madrid e Manchester City, la semifinale tra Argentina e Croazia a Qatar 2022, oltre il ruolo di IV uomo nella finale di Europa League tra Chelsea e Arsenal.