Schumacher, l’annuncio gela: “Non è realistico”

Le dichiarazioni su Schumacher lasciano tutti a bocca aperta: ecco cos’è stato detto sul campione del mondo tedesco

Michael Schumacher e la Ferrari, un binomio che ha colorato la storia dell’automobilismo sportivo per ben 10 anni tra titoli e annate complicate. Il pilota tedesco è arrivato nel 1996, anno in cui al suo esordio vince tre gare in Spagna, Belgio e infine Italia.

Dopo alcuni anni tra lotta per il titolo e infortuni, il primo Mondiale vinto arriva nel 2000 battendo Hakkinen nello sconto diretto per diventare campione del mondo. Da lì in poi inizierà un dominio incredibile di Schumi con altre quattro vittorie tra cui la storica annata 2002 con 17 gare sempre a podio, 11 di queste vinte.

Schumacher, parole forti: ecco la realtà

Ralf Schumacher è intervenuto a SPORT1 per parlare del paragone tra suo fratello e l’arrivo di Lewis Hamilton in Ferrari “È ovviamente una grande storia per la Formula 1, non c’è dubbio. Non invidierei alla Ferrari e a Lewis il loro successo, ma non è realistico’. Quando Michael è passato alla Ferrari, non solo era il campione del mondo in carica, ma anche il miglior pilota riconosciuto. Entrambe le cose non valgono più per Lewis. Tuttavia, anche Michael ha avuto bisogno di cinque anni difficili per vincere il suo primo titolo. Lewis non ha tutto questo tempo”.

Schumacher
Schumacher, l’annuncio gela: “Non è realistico” (screenshot YouTube) – Sportitalia.it

Ralf ha aggiunto un particolare storico molto interessato di cui spesso ci si dimenticati riguardate il simulatore: “Michael ha percorso migliaia di chilometri giorno e notte per aiutare la Ferrari a progredire. Oggi i simulatori non possono sostituire questo prezioso lavoro”.

infine Schumacher ha aggiunto un ultimo particolare: “A differenza di Michael, Lewis è già nell’autunno della sua carriera. Il tempo non si ferma. Questo è particolarmente evidente in qualifica, quando si gira particolarmente veloce. I primi sei mesi saranno decisivi. La stampa italiana emotiva non darà più tempo a Lewis e alla Ferrari. Se per allora le cose non dovessero andare bene, abbasseranno rapidamente i pollici e l’euforia si trasformerà in critica”.

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