L’Inter conquista i quarti di finale di Champions League grazie ad un’altra vittoria sul Feyenoord. Dopo lo 0-2 del De Kuip di Rotterdam all’andata, i nerazzurri hanno vinto anche al ritorno a San Siro per 2-1 con le reti di Thuram e Calhanoglu, intervallate dal temporaneo pareggio di Moder. Al termine della gara di San Siro, Simone Inzaghi ha parlato così ai microfoni di Sky Sport della vittoria e del passaggio del turno della sua Inter, che ora si troverà davanti il Bayern Monaco: “Tenevamo tanto a questa partita e i ragazzi son stati bravissimi. Li riempio di elogi perché per quello che stanno facendo in questa stagione ne sto sentendo troppo pochi. Ci basta quello che fanno i nostri tifosi: con tutte le difficoltà si meritano un grande complimenti perché sono veramente bravi”.
Per domani ha concesso un giorno di riposo alla squadra.
“Era doveroso. Abbiamo giocato tanto e abbiamo fatto tre partite molto intense sei giorni e quindi domani ci poteva stare un giorno di riposo“.
Che sensazioni le dà il prossimo turno che vedrà la sfida tra Bayern ed Inter?
“Sarà complicata, il Bayern Monaco l’ho incontrato si con l’Inter che con la Lazio. È una squadra solida. Ce la giocheremo come abbiamo fatto fino a questo momento, con tutte le nostre armi. E speriamo di avere a disposizione tutti. Dispiace per l’ammonizione di Asllani perché in questo momento non abbiamo neanche Zielinski e ci saranno una serie di partite con tante difficoltà. Stasera sono entrati anche due ragazzi della Primavera. E anche loro sanno che ci dovranno dare una mano perché in questo momento siamo abbastanza corti“.
Ha fatto esordire anche due giovani della Primavera Berenbruch e Cocchi.
“C’è tanto lavoro sotto. Sono due ragazzi che stanno facendo una grandissima Youth League. La loro squadra è ai quarti e si allenano stabilmente con noi. Per questo si son meritati questa occasione e hanno qualità tecniche molto importanti, in panchina c’era anche Aidoo e stavo pensando di togliere Dumfries prima, poi ho optato per Acerbi“.
Raro che un allenatore si esponga dica che punta a tutto. Complimenti.
“Grazie. So cosa vuol dire allenare l’Inter. Quella di stasera è stata la mia 200^ partita qui. Ci son state tantissime gioie e anche qualche delusione, ma si cerca di onorare sempre ogni partita nel migliore dei modi per il bene dell’Inter“.
Prima una finale di Champions, poi uno storico scudetto. Quest’anno l’Inter lotterà per tutto: in cosa pensi tu personalmente di essere cresciuto?
“Ogni giorno si impara di più, ma non è la prima volta perché il primo anno ci siamo giocato lo scudetto fino all’ultima giornata e abbiamo vinto Coppa Italia e Supercoppa. Mentre, in Champions siamo arrivati fino agli ottavi incontrando Liverpool e Real che poi è stata la finale. Questa squadra ha nel suo DNA di lottare in tutte le competizioni, ma sappiamo che c’è un grande dispendio di energie e per questo ho detto che questi ragazzi vanno veramente abbracciati. Lo faccio io quando posso e lo fanno i tifosi, che ci accompagnano in queste partite faticose ma che finite così ci danno tantissima gioia“.