Calcio

Thiago ci sei? Da Gasp ad Ancelotti, ecco chi arriva in fondo

I ribaltoni di Milan e Inter in questo turno di campionato fanno recapitare un chiaro messaggio al campionato: la Serie A non è scontata, squadre come Lecce e Monza sono in grado di mettere in difficoltà le grandi pur essendo impelagate in zona salvezza e in fondo arriva solo chi ha la forza di reagire sempre. Le due squadre di Milano lo hanno fatto, oggi tocca alle altre: il Napoli rischia pure di far saltare la panchina di Palladino alla Fiorentina, Bologna e Roma cercheranno di non farsi fermare rispettivamente da Verona ed Empoli in attesa della Lazio, che giocherà per ultima a Udine. In mezzo, c’è il duello per il terzo posto tra Juve e Atalanta: con i bianconeri intenzionati ad agganciare la Dea che è a soli tre punti.
Terremoto Juventus, via Thiago Motta: nuovo annuncio in diretta (Screen youtube Sky) – Sportitalia.it
Thiago Motta alla vigilia è apparso sereno, e ha rimbalzato ogni ragionamento che potrebbe distrarre e far dispendere energie utili al campo: il ragionamento è più che coerente da parte dell’allenatore, che ha sempre invitato a pensare per una partita alla volta. Il tecnico bianconero sa bene che sarà dura contro uno dei maestri da cui ha preso molto: una cosa su tutte la fermezza nello spronare quei giocatori che sono reduci da un periodo negativo. Un giovane Thiago al Genoa arrivava da un infortunio e aveva quasi perso l’abitudine a misurarsi in partita, quando il vecchio Gasp lo prese lo buttò in campo sicuro di fare il suo bene senza troppe chiacchiere: sì, fece il suo bene e ora Motta prova anche a emularlo.
Simone Inzaghi, allenatore Inter
È proprio sulla gestione che gli allenatori italiani fanno la differenza in tutto il mondo. Da Inzaghi a Conte a molti altri, “per non parlare del grande maestro Ancelotti” ha ricordato lo stesso Thiago Motta, che grande non è ancora ma vorrebbe diventarlo presto, sfruttando il treno della Juve. Contro la Dea non sarà ancora un banco di prova decisivo ma i 90 minuti dello Stadium sveleranno molte verità: una su tutte – sogni vari ed eventuali da scudetto a parte – su quanto la Juve sia in grado di crescere in maniera omogenea da qui alla fine, evitando tutti gli scivoloni fatti fin qui e dando logica di continuità a un percorso che deve dare ancora tante certezze, affinché possa essere considerato promosso a pieni voti.
Giovanni Albanese

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