Le ultime sulla ‘Rossa’ a otto giorni dall’inizio del Mondiale di Formula 1 sulla pista di Melbourne
Vasseur è uno di quelli in grado di sorridere anche quando sta per dire o ha appena detto delle cose poco piacevoli. Alla festa Ferrari di giovedì a Milano, in una piazza Castello colma di tifosi della ‘Rossa’ intenti ad aspettare soprattutto Hamilton, il Team Principal è volato basso.
Anzi bassissimo, per qualcuno riuscendo non a rovinare la festa, ma comunque a raffreddare un pochettino gli entusiasmi. Eccessivi più quelli di ‘Sky’ che dei fan, non a caso abbreviazione dell’inglese fanatic.

Vasseur potrebbe anche averlo fatto per scaramanzia (ma i francesi sono scaramantici come noi italiani?), o anche solo per non svelare tutte le carte agli avversari, McLaren e Red Bull su tutte. In fondo meglio così, perché poi l’unico giudice resta la pista. Dove, va detto, la Ferrari ha palesato un certo ritardo. Soprattutto rispetto alla McLaren.
Vasseur frena gli entusiasmi: “A inizio stagione ci saranno alti e bassi”
Parlando dell’inizio del Mondiale di Formula 1, ormai alle porte, Vasseur ha messo le mani avanti. Ma è anche possibile che, tra le righe, abbia in sostanza ammesso che ai nastri di partenza la SF-24 non potrà essere subito competitiva per il titolo.
“Sappiamo che all’inizio della stagione ci saranno degli alti e bassi, avremo buoni weekend e altri più difficili: penso che l’aspetto più importante sarà essere in grado di gestire bene quelli più tosti”.

A Vasseur gli va riconosciuto il giusto pragmatismo, del resto a cosa servirebbe – se non a illudere i fan(atic) – fare proclami senza basi solide. Senza avere davvero la macchina più forte, come ha fatto capire già Leclerc.
Ferrari, Vasseur: “Ecco quale sarà l’aspetto chiave”
“L’aspetto chiave sarà quello di gestire bene i momenti difficili – ha ribadito ai microfoni di ‘Sky’ – dato che la battaglia sarà talmente serrata che, probabilmente, il tracciato o le gomme potrebbero determinare le prestazioni.

L’anno scorso abbiamo fatto un buon lavoro, non ottimo perché siamo arrivati secondi. C’è stato un periodo, tra giugno e luglio, in cui abbiamo faticato un po’ e questo probabilmente ci è costato il titolo Costruttori”, ha concluso l’ingegnere transalpino.