Sport italiano in lacrime: è morto il tecnico campione del mondo

Il mondo dello sport italiano piange un’altra leggenda. Dopo la scomparsa di Bruno Pizzul, il dolore si rinnova con un altro addio che lascia un vuoto profondo.

Se il leggendario telecronista ha dato voce alle emozioni di generazioni di tifosi, quest’ultima perdita colpisce nel cuore chiunque ami lo sport. La caducità della vita non risparmia nessuno, nemmeno gli atleti e le figure simboliche che sembrano immortali. Sul campo, sugli schermi e nei ricordi, questi giganti dello sport ci hanno fatto sognare, ma la loro umanità li accomuna a tutti noi.

Fiori lutto
Sport italiano in lacrime: è morto il tecnico campione del mondo – Sportitalia.it (Pixabay)

La fragilità della vita si manifesta con impeto proprio nei momenti in cui pensiamo che certi simboli siano destinati a restare per sempre. In questi giorni di lutto, il dolore si mescola alla gratitudine per ciò che queste figure hanno rappresentato. L’eredità di chi ci ha lasciato non svanirà con il tempo: continuerà a vivere nelle immagini, nelle voci e nelle imprese che hanno reso grande lo sport italiano.

Addio ad Anna Miglietta, storica atleta e allenatrice

Con la scomparsa di Anna Miglietta, il mondo della ginnastica perde una figura di riferimento, una donna che ha segnato la storia di questa disciplina con passione e dedizione assoluta. Simbolo dello sport e molto conosciuta a Biella, non è solo la ginnastica biellese a piangerla, ma l’intero movimento italiano, che grazie a lei ha visto crescere generazioni di atlete di talento. Il suo nome è legato indissolubilmente alla Ginnastica La Marmora, società che ha guidato fino a quando la malattia non l’ha costretta a lasciare il timone al figlio Davide Ruffa. Il percorso di Miglietta nel mondo della ginnastica è stato straordinario, perché prima ha stupito tutti da atleta, poi da allenatrice e infine da guida della squadra nazionale di ginnastica ritmica.

Addio ad Anna Miglietta, storica atleta e allenatrice – Sportitalia.it (Screen FB)

La sua impronta si estende ben oltre la ginnastica ritmica, influenzando anche l’artistica maschile e femminile, con risultati sempre più prestigiosi. Negli anni ‘70, il suo lavoro portò tre sue allieve – Milena Biollino, Paola Buzzo e Maria Claudia Pedrazzo – a far parte della squadra nazionale che conquistò il titolo mondiale nel 1976 a Madrid. In quel mondiale furono le musiche di Franco Ruffa a guidare le atlete verso la vittoria, compositore e compagno della Miglietta, che Gianna Gagliano ha ricordato così: “La ginnastica a Biella deve tutto a lei. Ha voluto e ha realizzato il suo sogno costruendo una struttura dedicata esclusivamente alla ginnastica. Con Franco Ruffa ha diviso una vita all’insegna dello sport e adesso si sono ritrovati in cielo. La società proseguirà ora con il figlio Davide, che siamo certi ricalcherà le orme dei suoi genitori”.

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