L’ex presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli, è intervenuto in esclusiva a SPORTITALIA per parlare dei bianconeri, reduci dalla vittoria contro il Verona e prossimi ad affrontare l’Atalanta a Bergamo.
Che idea si è fatto della Juventus in questo momento, che nonostante le contestazioni ha ritrovato una vittoria convincente?
“Questa vittoria con il Verona ha restituito serenità, la considero una partita che dovrebbe essere normalità per una squadra con la Juventus. Di recente è arrivata qualche serata molto negativa come quella con l’Empoli, dunque era importante ripartire. Poi se il risultato fosse stato fatto con una grande europea potremmo urlare di gioia, visto che è stato fatto con una buona squadra italiana, ben organizzata dal proprio allenatore beh, per la Juventus dovrebbe essere la routine”.
La Juventus è a -6 dallo Scudetto.
“Ora purtroppo la Juventus è libera da ogni altro impegno, lo dico anche ironicamente. Quindi le idee si possono chiarire con più tempo, mi riferisco ai famosi schemi di Thiago Motta. Ora la Juve affronta l’Atalanta, anch’essa a volte ha avuto difficoltà, pur con un’ottima squadra e allenatore. Dobbiamo dimenticarci però del Verona, che deve essere la normalità e pensare alla partita con l’Atalanta che è difficile. L’illusione Scudetto però è lecita per i tifosi più tifosi, ma i miracoli avvengono raramente”.
Non ce l’ha l’illusione lei?
“Non ce l’ho, per vocazione sono pessimismo, come scudo per le cose che possono andare male, ma è arduo, squadre davanti alla Juve possano tutte non performare. Alludo all’Inter che sta facendo delle buone prestazioni in Europa ed è ahimé l’unica che ha proseguito, ma anche l’Atalanta e il Napoli. Penso che il livello medio del calcio, della determinazione dei giocatori per difendere i colori della propria squadra si sia alzato fra le squadre minori, che stanno dando prova di calcio determinato ed evoluto”.
La conferma di Thiago Motta dipende solo dalla qualificazione in Champions?
“Devono decidere i dirigenti, bisogna capire cosa si sono detti quando è arrivato. Il metodo Motta è difficile da assimilare per i giocatori. Porta un grosso cambiamento, per non dire una rivoluzione, per quelle che erano le abitudini prima di Motta. Io non sono in grado di apprezzarlo, corretto e onesto, ma molto convinto delle sue idee. Come nella frase sui figli. La Juve fino ad una settimana fa faceva il gioco dei buoni e cattivi”.
A cosa si riferisce?
“Danilo è stato esempio di cattiva classe da parte della Juventus che non è più quella di qualche anno fa. Alcuni giocatori meritano almeno un ringraziamento e la considerazione per ciò che hanno fatto per loro stessi e per la Juventus. Anche per come viene trattato ora Vlahovic. Sembra quasi che non giochi perché tanto lo dobbiamo vendere, ma per venderlo devi renderlo prezioso. Non conosco nessuno all’interno della società tranne Ferrero che stimo tantissimo, ma che mi sembra non abbia potere sostanziale di rappresentanza che dovrebbe avere un presidente. Gli altri mi sembra non abbiano le idee perfettamente chiare. Chiellini, Calvo e altri sono dentro la Juve, ma non emergono più. L’unico capo sembra Giuntoli che fa dichiarazioni per tutti, bisognerebbe ristabilire le regole. Parlo da tifoso, da fuori ho la percezione di una debolezza ai vertici della società”.

Chi le è piaciuto fra i giocatori?
“Yildiz può diventare un grande campione, anche se circola la voce che possa essere venduto per fare cassa. Cambiaso probabilmente in vendita, ma mi sembra un buon giocatore. Koopmeiners, Duoglas Luiz e Nico Gonzalez non hanno reso per compensare l’investimento fatto. L’unico è stato Conceicao che spero comprino. Anche Thuram, senza dubbio, . Weah a fasi alterne, penso influiscano le posizioni”.
Se dovesse partire Motta, chi per sostituirlo? Gasperini?
“Gasperini è per me una grande tentazione nel pensarlo alla Juventus. Anche se è un uomo ponderato, un grande tecnico, ma difficile caratterialmente. A volte non è facile che possa avere rapporti idilliaci, ha bisogno dei suoi spazi. Il duo Gasperini-Giuntoli lo vedo complicato”.
Anche Mancini è libero, Cassano ha fatto il suo nome per la Juve.
“Mancini mai per me, ricordo quello che disse sulla Juventus”.
Un emergente, come Italiano?
“Anche Motta era emergente, può essere un’idea, ma servono anche le spalle larghe. Penserei ad un Guardiola, come concetto di un grande allenatore come status. Anche perché non sta ottenendo i risultati che vorrebbe quest’anno…”.