Schumacher, l’annuncio fa sperare: non è finita

Il tedesco ha ancora qualche chance, non deve mollare. L’ex pilota ricorda i suoi tempi e accende una speranza.

La carriera di Mick Schumacher sembra stia sempre di più prendendo una piega lontana dalla Formula 1. I posto nel massimo campionato automobilistico del mondo sono tutti occupati, e allora il tedesco figlio d’arte ha dovuto trovare un’altra occupazione. Prima il passaggio in Mercedes come terzo pilota, e poi la stagione nel WEC con Alpine. È un momento complesso per il tedesco, che non ha ancora trovato la sua reale dimensione, di fatto lasciandosi aperte tutte le possibilità.

Con la Haas è finita male, non è un segreto, ma la Formula 1 è imprevedibile. Ne ha parlato anche Mika Hakkinenn, due volte campione del mondo che contro il padre di Mick ha lottato diverse volte in pista. “Ha esperienza in F1 e in varie categorie, è giovane, tutte cose positive”, ha commentato ai microfoni di Sport1.

Hakkinenn non ha dubbi: l’analisi su Schumacher e sui tempi passati

Secondo l’ex pilota finlandese, però, sono troppi gli errori commessi da Mick schumacher nel corso della sua brevissima carriera in Formula 1. Nonostante ciò, qualche speranza c’è ancora.

Schumacher
Hakkinenn non ha dubbi: l’analisi su Schumacher e sui tempi passati (screenshot YouTube) sportitalia.it

“La F1 è un ambiente ricco di sfide. Commetti tre o quattro errori e distruggi la macchina e non è una botta di fortuna per il team. Le squadre non amano queste situazioni, non vogliono spendere un mare di soldi per ripararti la macchina. Mick ha avuto alcuni problemi che hanno danneggiato la sua carriera, ma ha ancora la possibilità di tornare, la porta è aperta, deve solo trovare le persone giuste con cui parlare”, ha commentato Hakkinenn.

Una situazione, però, molto diversa da quella vissuta da lui stesso negli anni in cui c’era lui al posto di guida. “Ai miei tempi, correvo sempre dei rischi in F1 e facevo anche incidenti. Ma avevo dei team manager che mi supportavano. Quando fai il pilota, cerchi di tirar fuori il massimo dalla macchina e corri dei rischi. I team manager non mi chiedevano di guidare lentamente e portare la monoposto sana e salva al traguardo, ma di spingere sul gas! Adesso le strutture sono diverse, il budget è diverso e non ci sono gli stessi soldi a disposizione. Quello che spendi per le riparazioni non lo puoi impiegare sull’ulteriore sviluppo della vettura”, ha commentato Hakkinenn”, ha concluso.

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