“Problemi di rotazione alla spalla”: annuncio a sorpresa sul numero uno al mondo, il cui rientro in campo è previsto agli Internazionali di Roma
“Possono nascere problemi”. L’allarme lanciato coinvolge, o meglio dire riguarda Jannik Sinner. La squalifica di tre mesi, concordata con la Wada, gli impedirà di difendere i punti conquistati nel 2024. A meno di un exploit di Zverev o Alcaraz, l’altoatesino riuscirà a tenersi stretto il primo posto nel ranking ATP fino al rientro in campo, previsto agli Internazionali di Roma.

Niente Country Club di Monte Carlo: “Affiliato a due Federazioni”
Il problema di Sinner è trovare un club, una struttura che possa consentirgli di iniziare la preparazione in anticipo rispetto al 13 aprile, quando scadrà il divieto di allenarsi in circoli affiliati a Federazioni e contro degli avversari veri.
Non potrà ospitarlo il Country Club di Monte Carlo che, come da comunicato emesso dall’ufficio stampa dello stesso club, “è affiliato a tutte e due le federazioni di tennis: francese e monegasca. Monegasca perché è il Club di Tennis del Principato. Francese perché si trova sul territorio francese, a Roquebrune Cap Martin”.
Tra l’altro a inizio aprile il Country Club ospiterà il Masters 1000, torneo che Sinner aveva in programma di disputare – sarebbe stato il primo sul clay nel 2025 – prima del patteggiamento per il caso Clostebol con l’Agenzia Mondiale dell’anti-doping.
Sinner, fondamentale il lavoro sulla spalla: “Nascono problemi se rimane tanto tempo senza servire”
Adesso il classe 2001 dovrà scegliere tra Dubai, Miami e Marbella per iniziare questa benedetta preparazione. Fondamentale per tornare, anzi rimanere il tennista migliore di tutti. Secondo gli esperti, dovrà concentrarsi soprattutto sulla spalla, decisiva per il servizio.

“Se si rimane tanto tempo senza servire – ha dichiarato al ‘Corriere della Sera’ Barbara Rossi, direttore tecnico della Sg Sport Arese, nonché coach e talent di ‘Sky Sport’ – possono nascere problemi di rotazione della spalla“.
Per Sinner sarà fondamentale tenere la spalla allenata, se vuole rientrare al top potendo far leva subito su uno dei suoi punti di forza: “Perché il servizio, nella sua complessità, è un gesto unico che va tenuto oliato più del dritto, del rovescio e degli appoggi. Si può fare magari allenando a vuoto il movimento, impugnando la palla ovale del rugby oppure una racchetta appesantita”.