Ennesima vicenda spinosa in casa Juventus: cosa sta succedendo tra il centrocampista e l’allenatore bianconero.

Non è stata una stagione positiva per la Juventus, che in estate aveva immaginato ben altri risultati con l’avvento in panchina di Thiago Motta. L’allenatore italo brasiliano non è riuscito mai a dare una minima identità alla formazione bianconera, spesso disordinata e sconclusionata in campo. Le attese erano altre ed erano alte, ma tra campo e panchina qualcosa è andato inevitabilmente storto. Dalle parti della Continassa si parla anche di un feeling mai veramente sbocciato tra il tecnico e buona parte dei calciatori, che non condividerebbero le idee e i metodi dell’ex centrocampista della Nazionale.
A inizio marzo, di fatto, la Juventus si trova già fuori da tutto, salvo clamorosi miracoli in campionato. I bianconeri sono al quarto posto in classifica, eliminati dalla Coppa Italia per mano di un Empoli che si è presentato all’Allianz Stadium in formato riserve, e rispediti a casa dopo una prestazione francamente povera contro il PSV. La tolleranza e la pazienza sono ormai ai minimi termini verso squadra e allenatore. A salvarsi sono veramente in pochi, e tra l’altro, anche su questo aspetto, c’è tanto da riflettere.
Thuram-Thiago Motta, ennesimo caso in casa Juve
A salvarsi sono veramente in pochi, dicevamo. Tra le rare note positive di questa stagione c’è senza alcun ombra di dubbio Khephren Thuram, probabilmente l’unico acquisto azzeccato della campagna estiva di Cristiano Giuntoli. Eppure, a maggior ragione, continua ad essere spesso e volentieri escluso dal tecnico bianconero. Come è possibile che pur confermandosi sempre positivo in una formazione allo sbaraglio, Thuram continui a rimanere fuori o ad avere un minutaggio misurato?

Se lo chiede anche il giornalista Massimo Pavan, che in un video pubblicato nelle scorse ore sul suo canale YouTube ‘Tastiera Velenosa’ analizza la gestione di Thiago Motta: “Khephren Thuram deve giocare sempre. Ci deve essere lui, e poi altri dieci. Thiago Motta può essere libero di fare ciò che vuole con gli altri dieci, ma in campo ci deve essere sempre Thuram. Avete visto quello che ha fatto con l’Empoli? Ha inventato la giocata, ha pareggiato la partita e ha dato la speranza e la possibilità di provare ad andare in semifinale. Oggi è imprescindibile, anche perché è un giocatore che prende iniziativa, si prende dei rischi e delle responsabilità”.
E si è parlato tanto negli ultimi giorni anche del tema della mancanza di appartenenza. A tal proposito, per Pavan questo discorso non coinvolge il centrocampista francese: “Thuram è un esempio di juventinità. Ma non tanto perché sia da tanto tempo bianconero, perché del resto è arrivato appena 6 mesi fa, ma perché nasce da una famiglia juventina. Lui è figlio di Lilian, uno che sa benissimo cosa significa la Juve, sa benissimo cosa vuol dire giocare per la Juve e rappresentare la Juve”.