Paulo Dybala, attaccante Roma (LaPresse) - Sportitalia.it
Ancora una volta tra i più positivi contro il Como, con la sua Roma che ha trionfato per 2-1 nonostante Paulo Dybala non abbia segnato: con l’arrivo di Claudio Ranieri in panchina le cose sono nettamente migliorate, i giallorossi vanno ad una velocità diversa come si evince dalla lunga striscia di risultati utili di fila e con i capitolini imbattuti da ben 12 gare.
“Lui è tanto allenatore quanto psicologo. Lui capisce tutte le situazioni, capisce i giocatori, sa gestire molto bene lo spogliatoio. Questa cosa fa la differenza e credo che da quando è arrivato ha portato tranquillità. Adesso siamo in una situazione completamente diversa da quella che abbiamo passato a inizio anno. Ora c’è molta tranquillità, c’è molta più serenità, siamo consapevoli che adesso arriva la parte più bella dell’anno, la parte più calda e tutto quello che abbiamo fatto non servirà a niente se non continuiamo a giocare o a trovare risultati in questa maniera”, queste le sue dichiarazioni in una lunga intervista a CBS Sports Golazo.
“Roma ha un nome molto pesante come città, come storia e anche come calcio. Quando ti metti in questa maglia dove hanno giocato giocatori come Totti, De Rossi, Conti e Batistuta. Quando ti metti questa maglia senti il peso di dover dare qualcosa ai tifosi e per la maglia”.
Dal suo arrivo alla Roma, le pressioni intorno alla Joya sono state molteplici con l’attaccante argentino che dopo l’addio alla Juventus, ha deciso di rimanere in Italia, diventata ormai la sua seconda casa. Una squadra che ormai parla sempre più Albiceleste soprattutto dopo gli arrivi l’estate scorsa di Soulé e Paredes.
L’estate scorsa? Diciamo che è stata un’estate calda, in particolare per me. Sono stato vicino all’addio, ma poi parlando con mia moglie e con la mia famiglia, eravamo tutti d’accordo che non era il momento di lasciare la Roma, di lasciare questa città. Era il momento di poter continuare qua, scrivere un po’ di pagine, perché sentivo che potevo dare qualcosa in più, dovevo fare qualcosa in più e alla fine sono rimasto. A fine anno ci sia anche un trofeo? Speriamo”.
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