La confessione a sorpresa del tennista spagnolo numero 3 nel ranking ATP: “Ecco cosa mi hanno detto i medici”
È quasi impossibile che Alcaraz possa riuscire a strappare la corona di Re del tennis mondiale dalla testa di Sinner. Naturalmente in questi scarsi tre mesi in cui l’altoatesino sarà costretto, causa squalifica per il ‘caso’ Clostebol e il patteggiamento con la Wada, a saltare tornei come Indian Wells e Miami dove avrebbe dovuto difendere i punti conquistati un anno fa.

Lo spagnolo dovrebbe effettuare un doppio sorpasso, visto che al momento occupa la terza posizione con 7.510 punti. 625 in meno del secondo, il tedesco Zverev, e ben 3.820 dall’italiano a cui ha recuperato appena 100 punti con l’eliminazione ai quarti dell’ATP di Doha.
Al classe 2003 catalano, nel 2022 il più giovane tennista (19 anni e 4 mesi) della storia del ranking ATP ad aver raggiunto il primo posto, servirebbe un exploit nei prossimi tornei ‘pesanti’ per insidiare il numero uno (dal 10 giugno 2024) Jannik Sinner. Un exploit che sorprenderebbe non poco, visto che il quasi 22enne di Murcia non sta vivendo un gran periodo di forma.
Alcaraz si confessa: “Sono cinque anni che lavoro con una psicologa sportiva”
In attesa di vederlo all’opera a Indian Wells (5-16 marzo), raccogliamo le sue ‘confessioni’ a ‘Molusco Tv’. Dal momento buio agli haters, Alcaraz si è messo a nudo parlando davvero di tutto.

“Sono cinque anni che lavoro con una psicologa sportiva – ha rivelato Alcaraz – Il livello mentale è una delle cose più importanti nel tennis. Essere forte mentalmente è tutto, per cui lavorare con lei mi aiuta moltissimo”.
“Ecco qual è stato il momento più buio”
Alcaraz ha un buon rapporto con i social, dove è seguitissimo. Conta infatti più di 6 milioni di followers su Instagram. Tuttavia sa benissimo che il mondo virtuale è tutt’altro che un paradiso di civiltà e rispetto per l’altro: “Conosco molti sportivi, non solo tennisti, che o hanno dovuto chiudere i social, o sono dovuti andare dallo psicologo per davvero realmente, perché condizionati dai commenti delle persone.

“Molta gente non ha empatia – ha sottolineato – perché lascia il suo commento sui social senza sapere quello che può causare. Ma con questo dobbiamo convincerci, è impossibile essere perfetti e sentirci sempre bene”. Quando gli viene chiesto qual è stato il momento più buio della sua giovanissima ma già vincente carriera, lui non ha dubbi: “Il 2024”.
“Esattamente quando mi sono infortunato al braccio. Persi molti tornei che avrei voluto giocare, soprattutto uno nel mio Paese. E avevo moltissimi dubbi, non sapevo se sarei tornare a giocare come prima, se sarei guarito. I medici mi dicevano: ‘In due settimane tornerai a giocare perfettamente’, però non accadeva e questo mi generava molti dubbi.
Very happy to have been nominated for Laureus World Sportsman of the Year! 😊 Thanks to the Laureus Academy for the nomination! @LaureusSport #Laureus25 pic.twitter.com/jaebxmbW6R
— Carlos Alcaraz (@carlosalcaraz) March 3, 2025
Non sapevo se sarei riuscito a usare il braccio destro come prima. Giocai a Madrid che era un torneo importantissimo, ma i problemi e il dolore tornarono. Ricordo che fu un mese e mezzo molto difficile”, ha concluso Alcaraz nominato – al posto di Sinner… – per il premio Laureus World Sportsman of the Year dalla Laureus Academy.