Per la Juventus si fa strada un cambio di allenatore al termine di questa stagione: arriva il nuovo annuncio in diretta
Giuntoli ne ha parlato con sicurezza: “Thiago Motta non è in discussione”. Le parole del Football Director però nascondono un’altra verità perché alla Juventus le riflessioni sull’allenatore ci sono e andranno avanti ancora per qualche settimana.

Motta non è in discussione ora, perché la società non vuole cambiare allenatore in corsa e con una stagione ormai nella fase conclusiva. Però quando il campionato sarà terminato, le valutazioni saranno fatte a 360° e inevitabilmente si parlerà anche del futuro di un tecnico arrivato con ben altre ambizioni a Torino.
I risultati finora sono andati contro Thiago Motta, fuori già da tutte le coppe, e lontano al momento otto punti dalla vetta della classifica. Non certo il rendimento sperato quando Giuntoli ha dato il via al nuovo progetto ed ecco allora che a giugno ci potrà essere il ribaltone. Ne ha parlato anche Michele Criscitiello sul proprio canale Youtube.
“Giuntoli non può passare dal fenomeno dei direttori sportivi al deficiente che non può ricostruire la Juventus. Poi c’è Thiago Motta che non è incapace, ma non è pronto per una grande squadra – le sue dichiarazioni -. Il problema è alla base, nel passaggio tra Andrea Agnelli e John Elkann. Giuntoli è un buon direttore sportivo, Thiago Motta non era pronto per la Juventus ed a fine anno non sarà confermato. Alla Juve non si possono fare esperimenti, soprattutto se devi abbassare il monte ingaggi“.
“Questo è stato l’errore di Giuntoli, se faccio una squadra più inesperta, non posso prendere un allenatore inesperto – ha continuato Criscitiello –. Thiago Motta è un buon allenatore, ma è inadeguato ed inesperto per la Juventus, in questo momento“.
Non solo Motta, Juventus: “Secondo fallimento per John Elkann”
Ma il problema non è soltanto sul versante tecnico, perché Criscitiello va oltre Giuntoli e Thiago Motta e individua gli errori anche della proprietà.

“Il calcio non fa parte del curriculum di John Elkann, un grande imprenditore non per forza deve sapere fare calcio. Elkann ha già fallito una volta nel mondo del calcio e sta fallendo in maniera clamorosa una seconda volta“. Così, oltre al ribaltone in panchina, si può iniziare anche a pensare a novità dal punto di vista societario.
“La Juve deve iniziare a ragionare come tante altre realtà: se c’è un grande fondo o una grande operazione economica, va presa in considerazione. Nessuno ha prescritto alla famiglia Agnelli/Elkann di tenersi la Juventus per altri trecento anni“. Un cambio di proprietà insomma: “Finiscono i cicli, è finito quello di Sensi, è finito quello di Berlusconi, può finire anche quello di Agnelli/Elkann – ha concluso Criscitiello –. Si può iniziare a ragionare su un cambio di proprietà se non ci sono membri della famiglia adatti a gestire un grande club“.