Il ricordo di Michael Schumacher è sempre presente nelle menti degli appassionati di Formula 1: il confronto a pochi giorni dal via della nuova stagione.

Sono giorni importantissimi in Bahrain, dove si stanno svolgendo proprio in queste ore i pre-season test ufficiali che avvicinano i piloti all’inizio della stagione di Formula 1. La prima tappa del campionato è come sempre quella australiana, con il circuito di Melbourne pronto ad inaugurare il 2025 dei motori. Il primo gran premio dell’anno è in programma esattamente tra due settimane, nel weekend del 15 e 16 marzo.
E dunque le luci stanno per spegnersi, e cresce l’attesa di vedere finalmente in pista le nuove monoposto. Tanti stravolgimenti hanno rifatto il look dei vari team, a partire dal cambio di casacca che ha visto protagonista Lewis Hamilton. In questi primi test si sta muovendo molto bene anche Carlos Sainz a bordo della Williams. Ma forse tra le più grandi sorprese c’è il giovane Andrea Kimi Antonelli, che ha raccolto in eredità il sedile lasciato vuoto proprio da Sir Lewis in Mercedes.
Test Bahrain, sorpresa Antonelli: ricorda Schumacher
Il diciottenne bolognese ha riportato la bandiera italiana sulla griglia di partenza della Formula 1 quattro anni dopo Antonio Giovinazzi, impegnato nel 2021 con la Alfa Romeo. Una volta metabolizzato l’addio di Hamilton, Toto Wolff non ha avuto troppi dubbi su chi scegliere per il futuro della scuderia tedesca. Antonelli è tra i migliori talenti in circolazione, e per il team principal della Mercedes è già pronto per un posto da titolare tra i grandi.
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I primi test lo stanno confermando. Il giovane italiano è sceso in pista con grande sicurezza nelle prime giornate in Bahrain, mostrando di avere un buon controllo della vettura e anche una buona velocità. “I segnali di Antonelli sono importanti. Aldilà del fatto che non ha battuto Russell, ma il tempo che ci ha messo per fare il suo tempo, appena 5 giri, vuol dire che la velocità ce l’ha addosso. Abbiamo citato grandi talenti come Schumacher sul bagnato, Verstappen che fa la stessa cosa. Questi sono i segnali che fanno capire che c’è qualcosa che cresce“, ha commentato Ivan Capelli ai microfoni di Sky Sport.
Insomma, impossibile non riconoscere il grande potenziale. Alla fine, Antonelli ha perso il confronto con il compagno di scuderia, che però ha avuto bisogno di molti più giri per riuscire a prendere le misure della nuova vettura. “Quando un giovane riesce a registrare un tempo così vicino a quello del suo compagno, che ha impiegato ben 71 giri per trovare la giusta armonia, è evidente che il talento è già presente”, conclude Capelli.