Vincenzo Italiano, allenatore Bologna
Milan ancora una volta deluso e sconfitto: il Bologna vince lo scontro diretto e brucia quasi definitivamente le possibilità dei rossoneri in chiave quarto posto. Non basta il vantaggio di Leao, la formazione di Italiano pareggia i conti con Castro e trova il vantaggio con Ndoye.
IL RACCONTO DELLA PARTITA: PRIMO TEMPO
Passano pochi secondi e Gimenez spara alle stelle l’occasione del vantaggio rossonero, dopo uno sbilanciamento a centrocampo della linea difensiva felsinea. Poco più tardi Dominguez crea apprensione al Milan, che per poco non si fa gol da solo come è accaduto a Torino, con la svirgolata di Thiaw che fa correre più di un brivido ai tifosi del Diavolo.
La partita è fortemente nervosa perché la posta in palio è davvero altissima. Al minuto 43 arriva il vantaggio del Milan, con Leao che sguscia via a De Silvestri, salta Skorupski e deposita nel sacco realizzando il decimo centro in stagione. Il Bologna poco prima aveva avuto una doppia possibilità niente male, andando vicino al vantaggio con un paio di carambole sulle quali la difesa di Conceicao ha avuto la meglio, anche con una buona dose di fortuna.
IL SECONDO TEMPO DEL DALL’ARA
Al minuto 48 il Bologna trova il gol del pareggio con Castro dopo una mischia molto insidiosa: l’assist è di Fabbian (proteste veementi per il tocco con la mano non punito dall’arbitro, ndr) e l’attaccante argentino trova la reazione vincente. La difesa del Diavolo si fa trovare impreparata su una situazione delicata, subendo così a freddo il gol del pareggio.
I felsinei provano a sfruttare il momento continuando a giocare in velocità e soprattutto in costante e continua proiezione verticale. Il Milan prova a reagire dopo la doccia fredda, ma la formazione di Vincenzo Italiano sembra essere maggiormente reattiva.
All’ora di gioco uno spento Joao Felix lascia il campo a Pulisic: Conceicao vuole qualcosa di più dai suoi sulla trequarti, cercando soprattutto maggior luce per la manovra offensiva. Ma le risposte del Diavolo non sono così convincenti e il gioco è più che altro basato sui lanci lunghi alla ricerca di fortuna. Castro e Dominguez provano a disorientare in più circostanze la difesa rossonera.
Al 64′ grandissima occasione per il Milan con Musah che sfrutta il campo aperto lasciato dal Bologna: la fascia destra viene conquistata dalla mezzala rossonera che fa un paio di finte mandando al bar gli avversari ma Skorupski è superlativo e salva la propria porta con un ottimo intervento.
LOTTA CONTINUA AL DALL’ARA. MA GLI ERRORI SONO TANTI…
Le due squadre continuano a lottare su entrambi i fronti: Reijnders prova a suonare la carica al minuto 73 con una conclusione murata dalla difesa di Italiano. Conceicao decide di cambiare qualche posizionamento dei giocatori offensivi, e il Bologna prova a fare la voce grossa con gli esterni dinamici, da un lato Dominguez, dall’altro Ndoye. Si entra nell’ultimo quarto d’ora di gara in rigoroso equilibrio.
Conceicao sostituisce Gimenez (non una bella prova la sua) e inserisce Jovic, che al minuto 78 va vicino al gol con un colpo di testa che non impensierisce Skorupski sul cross di Fofana dopo un’azione caparbia di Jimenez sulla corsia destra.
Il Bologna va vicinissimo al vantaggio con il palo colpito da Casale su un calcio d’angolo insidioso, l’occasione diventa duplice perché Cambiaghi conclude alto sopra la traversa da posizione favorevole (non era comunque facile perché sotto pressione, ndr).
NDOYE FA IMPAZZIRE IL DALL’ARA
Ndoye trova il 2-1 con un gol da rapinatore d’area di rigore: Jimenez si fa sorprendere da una giocata di Cambiaghi sulla rimessa laterale. Bologna attivissimo con Ndoye che beffa Pavlovic e sigla il nuovo vantaggio dei felsinei. Impatto devastante quello di Cambiaghi, che è entrato in campo con grande veemenza fornendo un grandissimo assist. Ennesima disattenzione strutturale della difesa del Milan, che si fa sorprendere per l’ennesima volta su una situazione molto leggibile.
Il Dall’Ara diventa una bolgia perché il vantaggio dei felsinei dà tantissima carica ai tifosi presenti allo stadio. Il Milan sembra disorientato e gioca più che altro con azioni estemporanee che non portano però da nessuna parte.
Dopo cinque minuti di recupero festeggiano i felsinei, rossoneri ancora una volta sconfitti. Quinta vittoria consecutiva in assoluto per la squadra di Italiano, che ora crede ancora al quarto posto.
Rossoneri delusi e ancora una volta a bocca asciutta dopo un secondo tempo davvero negativo. Dopo il vantaggio la squadra si è abbassata senza riuscire a gestire il vantaggio. Ancora una volta la truppa di Conceicao non ha saputo reggere. Troppa sufficienza mostrata dalle pedine rossonere, incapaci di trovare i giusti appigli con la grinta e le convinzioni.
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