È falsa la notizia che sia stata ‘riaperta’ l’inchiesta sulla bestemmia di Lautaro Martinez: semplicemente la richiesta di Chinè è stata fatta una settimana fa ed è il normale protocollo. Lo riferisce Tancredi Palmeri, smentendo dunque qualche indiscrezione che sta circolando in queste ore.
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Dopo la vittoria contro il Genoa Lautaro Martinez aveva parlato così a DAZN del caso, di fatto smentendo di aver bestemmiato nel corso della partita contro la Juventus persa dai nerazzurri allo Stadium ormai più di dieci giorni fa.
Nel momento più difficile c’è il capitano.
“Non è stata una partita di gran qualità da parte nostra, ma ci abbiamo messo l’anima e il cuore. Era importante prenderci i tre punti dopo la sconfitta di domenica che ci ha fatto malissimo. Siamo in piedi, sempre concentrati e cerchiamo di vincere ogni partita. Contento della vittoria, per i compagni e per la gente”.
L’immagine di te da Imperatore a prenderti l’abbraccio di San Siro, poi perché ti sei portato le mani alle orecchie?
“Certe esultanze escono da dentro. Quando si parla tanto e male di una persona dà fastidio, quello che è capitato l’altra sera mi ha dato molto fastidio: non ho mai bestemmiato. Cerco di imparare ma di trasmettere rispetto ai miei figli. Mi ha dato fastidio, la gente sa che persona e che padre sono, sono tranquillo con me stesso”.
Che messaggio mandate al Napoli?
“Mandiamo un segnale a noi. Che ci siamo, che quando lasciamo tutto in campo come a Torino ma poi non riesci ad andare in vantaggio le partite si decidono così, come avvenuto con la Juve in casa. Dobbiamo crescere sotto questo aspetto”.
Non male avere due Martinez decisivi.
“Sono felicissimo per lui, ha lavorato tantissimo. Oggi abbiamo perso Yann ma Josep ha risposto alla grande e gli faccio i complimenti per tutto”.