Salta l’accordo, un anno di squalifica: Sinner, tutto ribaltato

Il recente patteggiamento tra Jannik Sinner e la WADA ha fatto molto discutere, non solo per l’esito finale, ma soprattutto per la strategia adottata dal tennista altoatesino.

Il numero uno italiano ha scelto di lasciarsi tutto alle spalle con un accordo preventivo, evitando così un lungo iter processuale che, davanti al Tas di Losanna, lo avrebbe potuto portare a una squalifica ben più severa, fino a un anno. La positività al Clostebol, sostanza vietata, è stata attribuita a una contaminazione accidentale, e la WADA ha riconosciuto l’assenza di dolo. Tuttavia la normativa antidoping impone la responsabilità oggettiva dell’atleta, indipendentemente dall’intenzionalità, motivo per cui Sinner, o meglio i suoi legali, hanno accettato una sospensione di tre mesi valida dal 9 febbraio al 4 maggio 2025.

Sinner con il trofeo AO in mano
Salta l’accordo, un anno di squalifica: Sinner, tutto ribaltato – Sportitalia.it (screenshot Youtube)

Questa decisione, oltre a garantirgli il ritorno in tempo per la stagione sulla terra battuta e per il Roland Garros, dimostra un approccio pragmatico alla vicenda: un rischio calcolato per evitare una battaglia legale che avrebbe potuto compromettere pesantemente il suo futuro sportivo e, ovviamente, la sua posizione da numero uno nel ranking ATP. Il caso ha comunque sollevato dubbi sulla coerenza delle sanzioni antidoping, con diverse voci di spicco – tra cui Novak Djokovic – che hanno espresso perplessità sulla disparità di trattamento tra atleti in situazioni simili. Per Sinner, però, la priorità ora è tornare in campo e lasciarsi alle spalle una vicenda che avrebbe potuto costargli molto più caro, anche se lui in realtà non era molto d’accordo…

Caso Clostebol, Singer: “Jannik non voleva accettare”

La vicenda Clostebol si è finalmente conclusa ma non sono mancati retroscena interessanti che hanno portato al patteggiamento tra Sinner e la WADA. Un accordo che per tutti è arrivato come un fulmine a ciel sereno e che ha sollevato polveroni di tutto rispetto. Tralasciando gli schieramenti di opinione da parte dei colleghi dell’altoatesino, il tutto si è svolto in pochi giorni, anche se inizialmente c’è stato un rifiuto.

Sinner in TV
Caso Clostebol, Singer: “Jannik non voleva accettare” – Sportitalia.it (screenshot Youtube)

Stando a quanto riportato dalla BBC infatti, la WADA aveva già cercato un accordo con Sinner ma senza successo. E’ stato Jamie Singer, legale del numero uno, ad intervenire in un’opera di convincimento nei confronti del suo assistito: “Quando ho detto a Jannik che avremmo dovuto accontentarci di tre mesi, lui mi ha risposto: ‘Perché dovremmo accettare se il primo tribunale indipendente non mi ha dato alcuna sospensione, perché dovrei accettare tre mesi adesso?'”. Per un atleta sulla cresta dell’onda è sempre difficile scendere a compromessi, soprattutto se convinti di un’innocenza già certificata dall’ITIA, tuttavia Singer non si è fidato dei giudici di Losanna. Sappiamo che la Wada sta spingendo per un anno – ha detto Singer a Sinner – se non accettiamo la loro offerta andranno in tribunale chiedendo un anno e chissà cosa potrebbero fare i tre giudici.

Change privacy settings
×