Non è più in segreto, Antonio Conte ne ha parlato prima e soprattutto dopo la sconfitta del Napoli al Sinigaglia di Como. La sensazione che traspare in maniera chiara dalle parole del tecnico salentino è che la sua squadra tra assenze, stanchezza e la pressione dell’Inter stia cedendo. Antonio, dal canto suo, nicchia e dice che la posizione in classifica non era affatto prevista e che la pressione a sua volta non può essere qualcosa che il Napoli voleva e, di conseguenza, può reggere. Un modo per scaricare i giocatori dal macigno che è il peso del ruolo di anti-Inter.
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Il deludente mercato di gennaio
Tra le componenti che spingono il tecnico ex Juventus e Inter a parlare in un certo modo dopo i ko, e perfino a paventare un addio a fine anno, c’è certamente il calciomercato di gennaio. La mancata sostituzione di un giocatore come Kvicha Kvaratskhelia ha segnato un momento di profondo cambiamento nel Napoli. La squadra ha perso un grande punto di riferimento con l’addio del georgiano. Un numero 10, un leader tecnico che, a supporto di Romelu Lukaku, aveva comunque fatto la differenza nella prima parte del torneo. Non basta David Neres, peraltro ora infortunato, non basta Noah Okafor, il talento dell’attuale calciatore del PSG rischia di essere un grande rimpianto di questa stagione. Ma soprattutto la sua mancata sostituzione. Un errore che il Napoli aveva compiuto anche dopo l’addio di Kim dopo lo scudetto.
Verso Napoli-Inter
Checché ne dica Antonio Conte, comunque, la sensazione è che quella pressione il Napoli l’abbia cercata. Il calciomercato estivo fatto di giocatori pronti all’uso come McTominay e Lukaku, pagati fior di milioni, non è certamente una campagna trasferimenti da squadra che vuole crescere gradualmente. Ecco perché è chiaro come il sole che Antonio Conte, oggi dopo un mercato deludente a gennaio, cerchi di “rimediare” al peso che la squadra ha sulla schiena allontanando quanto più possibile le chiacchiere sulla possibilità di vincere lo Scudetto.