L’ultima notizia che riguarda di Jannik Sinner non può far piacere, dichiarazioni molto forti: non era mai successo prima
Alla ricerca della soluzione giusta per allenarsi senza infrangere le regole della sospensione, Jannik Sinner vive l’inizio dei suoi tre mesi di ‘astinenza’ dal tennis.
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Dovrà restare fermo fino al 4 maggio prima di poter disputare un torneo, mentre soltanto da metà aprile potrà tornare ad allenarsi in maniera ufficiale su campi federali e con sparring professionisti. Per questo sta valutando le varie opzioni per mantenersi in forma in tre mesi che per lui saranno lunghissimi.
Con il suo staff è già al lavoro per pianificare il programma di allenamento per farsi trovare pronto per il torneo di Roma e la vicenda doping è per lui ormai alle spalle. Peccato però che nel mondo del tennis, e non solo, non si parli che di questo. Tutto ruota intorno all’accordo Sinner-Wada, tutti hanno qualcosa da dire sull’intera vicenda e le ultime dichiarazioni non possono passare sotto silenzio: non è mai successo prima.
Sinner, De Minaur sorpreso: “Mai successo prima”
A dirlo è Alex de Minaur, tennista per il quale Sinner rappresenta una vera bestia nera: solo sconfitte per l’australiano, andato ko contro il numero 1 al mondo anche agli Australian Open qualche settimana fa.

De Minaur, commentando la vicenda che ha visto protagonista l’italiano, ha mostrato tutta la sua incredulità per come si è chiuso il caso: “È qualcosa che non abbiamo mai visto prima. In passato – ha rimarcato l’atleta australiano – le sanzioni andavano da uno a due anni o anche di più. C’era lo stesso trattamento se qualcuno risultava positivo alla stessa sostanza“.
Parole che sanno di attacco per Jannik Sinner, sulla falsariga di quel che stanno facendo molti dei colleghi dell’altoatesino. Se non manca chi si è schierato dalla sua parte, accusando anche la Wada di poca coerenza, sono diversi i colleghi del 23enne di San Candido che lo hanno attaccato, più o meno esplicitamente.
Non tutti ai livelli di Kyrgios, l’accusatore numero 1 di Sinner, ma in molti hanno avanzato dubbi per come è stata gestita l’intera vicenda. Una vicenda che, al netto delle chiacchiere che comunque lasciano il tempo che trovano, si è finalmente conclusa e che non ha procurato eccessivi danni all’italiano. Sinner non salterà alcuno Slam, quasi sicuramente conserverà il primo posto nel ranking e potrà tornare al torneo di casa, il Masters 1000 di Roma. Obiettivo vincere e zittire, forse definitivamente, tutti.