Paolo Vanoli, allenatore Torino
Paolo Vanoli, tecnico del Torino, ha parlato così in conferenza stampa dopo il successo interno 2-1 contro il Milan. Ecco le sue parole: “E’ una vittoria che questi ragazzi meritano, da due mesi lavorano e a volte se non arrivano i risultati non è facile tenere alta l’autostima. Oggi serviva voglia e ambizione, oltre a umiltà, per vincere. Il Milan era arrabbiato, ora il loro unico obiettivo è arrivare in Champions. Serviva una gara di coraggio e sacrifico, l’abbiamo fatta. Peccato per la piccola ingenuità sul rigore: a Bologna abbiamo buttato via due punti, questo è un passo anche in prospettiva futura. Ora godiamoci la vittoria e riposiamo verso una sfida che vale sei punti”
Su Vanja Milinkovic Savic: “E’ sempre stato un leader, sta capendo di essere al servizio della squadra. Ha potenzialità e margini, glielo dico ogni giorno. E’ stato bravo a rimettersi in gioco, si merita tutta. Abbiamo la fortuna di averlo, è un portiere che ti fa giocare corto e lungo. Dobbiamo sfruttarlo meglio, non solo tra i pali”
Monza, Parma ed Empoli saranno ancora più difficili: “Dobbiamo vivere una gara per volta, sono tutte finali. Oggi per affrontare e preparare il Milan non servono motivazioni, ora voglio vederli con il Monza: è lì che dobbiamo vedere il processo di crescita. Abbiamo fatto più punti rispetto alle dirette concorrenti dal cambio modulo, sapete cosa ci è successo in questo mesi. E ora aspettiamo una condizione migliore da parte dei nuovi”
Quale può essere un rammarico: “Siamo qui per migliorare, anche nel primo tempo si poteva sfruttare meglio il vantaggio. Sono aspetti di crescita, come il corner all’ultimo: vai a tenere palla…Sono piccole cose su cui dover crescere, stasera mi è piaciuta la squadra e chi è entrato. Gineitis oltre al gol è entrato bene come Linetty, Sanabria ha dimostrato di essere importante, l’unità deve portarci lontano. Guardo in prospettiva futura, è lo spirito giusto”
Che salto in alto può essere questo: “Sono vittorie che danno consapevolezza di essere sulla strada giusta. Sacrificio e unità possono portarti lontano, io guardo avanti: è giusto festeggiare, è una vittoria meritata e che cercavamo tanto. I tifosi sono stati il dodicesimo uomo, i ragazzi lo sentono. Serve rimanere umili: come abbiamo vinto, dobbiamo migliorare e ora abbiamo tre partite nelle quali i punti valgono tanto”
Quanto servono i lanci di Vanja e la fisicità di Casadei?
“E’ un’arma ma a volte ne abusiamo troppo. Vanja ci fa giocare corto o lungo, è normale che a volte il valore di chi incontri ti permette di stare senza ossigeno. A volte vai a nasconderti un po’ dietro, il Milan ci ha stressato tanto sotto il livello fisico. Calciare lungo ti fa faticare, perché rischi di perdere le seconde palle. C’è stato un rinvio con le mani di Vanja e Gimenez l’ha presa di mano, non capisco perché l’arbitro non abbia fischiato…”
Quanto è importante la rosa lunga: “Lo devi avere: questo permette di crescere e di combattere per un posto. Altrimenti fai una settimana con gli undici titolari e loro non spingono. Siamo cresciuti in questo, ho dimostrato che gioca chi se lo merita. Avere competizione è un fattore di crescita: non voglio che ci si sieda. I tre nuovi hanno aumentato la competizione, subentrerà anche Ilic e poi Tameze e lì in mezzo saranno in tanti: è bello, posso scegliere. Adams? Sta bene, anche per Ricci nessun problema“
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