Regole violate, nuove pesanti accuse a Sinner: si scatena il finimondo

Nuove accuse tirano in ballo Jannik Sinner, legate sempre alla squalifica di tre mesi come da accordo con la Wada: è caos

Chi si aspettava che l’accordo Sinner-Wada facesse calare il sipario sulla questione doping è rimasto deluso. Il caso che riguarda il tennista italiano continua ad animare il dibattito, a sollevare interrogativi e ha trascinare dietro di sé accuse, spesso senza alcun tipo di fondamento.

Sinner in conferenza
Regole violate, nuove pesanti accuse a Sinner: si scatena il finimondo (Screen Youtube Gossip Mania) – Sportitalia.it

Mentre il numero 1 al mondo continua nel suo silenzio, inevitabile dopo il comunicato in cui ha spiegato cosa lo ha portato a decidere di accettare la proposta dell’agenzia mondiale antidoping, intorno a lui è un continuo chiacchiericcio che ha anche stancato un po’. Lasciando da parte chi su questo caso ha costruito una certa notorietà (ogni riferimento a Kyrgios non è puramente casuale), anche sui media la vicenda continua a trovare spazio.

All’estero, in particolare, hanno avuto risalto alcune accuse riguardo la sospensione di Sinner e una presunta violazione delle regole da parte del campione altoatesino. Da Francia e Germania, infatti, è stato messo in dubbio che l’italiano abbia già infranto l’accordo, allenandosi in maniera ufficiale (cosa vietata dalla sospensione) anche dopo il 9 febbraio.

Sinner, squalifica infranta: Francia e Germania accusano

In particolare dubbi sono stati sollevati da L’Equipe in un articolo in cui si parla di sospensione su misura e si fa riferimento agli allenamenti fatti a Doha da Sinner nei giorni immediatamente precedenti la decisione.

Sinner intervistato dopo un match
Sinner, squalifica infranta: Francia e Germania accusano (Screen Youtube) – Sportitalia.it

In Germania, invece, è Die Zeit che tira in ballo il video pubblicato il 14 febbraio da Jiri Lehecka, in cui si vede il tennista ceco allenarsi proprio con Sinner. Le immagini fanno riferimento al 13 febbraio quando, in base alla sospensione arrivata però il 15, l’italiano non avrebbe potuto allenarsi. In realtà non c’è stata da parte del numero 1 al mondo nessuna violazione delle regole e dell’accordo.

Oltre al fatto che l’intesa è arrivata due giorni dopo l’allenamento, nel comunicato della Wada si spiega in maniera chiara che sono da considerarsi anche quattro giorni di sospensione che Sinner aveva già scontato ad aprile. Ecco perché, pur partendo il 9 febbraio la squalifica, non c’è stata alcuna infrazione delle norme. Tutto regolare e vicenda che può passare anche questa in archivio.

Come quella legata alla positività che per Sinner è ormai un capitolo chiuso e senza macchia. La stessa Wada ha spiegato anche che sono stati controllati i campioni dell’italiano di un anno intero senza trovare alcuna traccia del clostebol, evidenza che la parola doping non può e non deve essere accostata al caso che ha riguardato il tennista italiano. Fine della vicenda, chissà se anche delle polemiche.

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