Innanzitutto le date, che in realtà erano già note. Nei casinò Horseshoe e Paris di Las Vegas si gioca dal 27 maggio al 16 luglio, giorno in cui si concluderà il Main Event. Per quanto invece riguarda il numero dei tornei live, la 56ma edizione delle WSOP toccherà per la prima volta quota 100 nella sua lunga storia. Lo scorso anno erano stati 99.
Rispetto all’annata 2024 ci sono anche alcuni eventi nuovi. Quelli più significativi sono il T.O.R.S.E., una variante dell’H.O.R.S.E. dove il Limit Hold’em viene sostituito dal Triple Draw, e la Battle of the Ages, che divide nel Day1 i giocatori in due gruppi in base all’età, uno per chi ha più di 50 anni e uno per chi ne ha meno, per poi unificarli nel Day2.
Il palinsesto propone anche la novità del $5.000 Super Turbo Bounty No-Limit Hold’em e il cambio del Mixed Bomb Pot Double, introdotto lo scorso anno, che perde la componente No-Limit Hold’em per lasciare spazio al solo Pot Limit Omaha. Le ultime new entry riguardano i tornei high roller che guadagnano il Pot-Limit Omaha da $100.000 e un $25.000 High Roller PLO/NLH Mixed 8-Handed.
Per fare spazio ai tornei nuovi, l’organizzazione ha eliminato il Tournament of Champions, il Flip & Go, il Champions Reunion Freezeout e il $3.000 HORSE. Altri invece sono stati ribattezzati: ad esempio, il Casino Employees Event è diventato più inclusivo con la denominazione Industry Employees Event.
Le WSOP 2025, in generale, propongono meno tornei freezout e aggiungono flight (Day1) a quelli più gettonati e con buy-in bassi, come il Mystery Millions, il Colossus, il Monster Stack e il Mini Main Event.
Non ci sono, invece, cambiamenti per il Main Event WSOP da 10.000 euro di buy-in. Il torneo che incorona il campione del mondo di poker (Texas Hold’em) è in programma dal 2 al 16 luglio. Inizia con i classici quattro Day1, seguiti da altre otto giornate prima del final table, che dovrebbe durare due giorni.
Saranno le due settimane più intense ed emozionanti della stagione pokeristica, e anche le più faticose. E su questo punto, un grandissimo campione ha detto stop!
Si tratta di Phil Hellmuth. Il campione del mondo 1989, nonché recordman di braccialetti WSOP vinti (17), ha dichiarato che quest’anno non parteciperà al Main Event. Lo ha fatto in maniera molto esplicita e, apparentemente, senza possibilità di ripensamento. Il suo punto è molto chiaro: il ME è un torneo troppo faticoso per chi non è più giovane (Hellmuth ha 60 anni).
“È semplicemente troppo difficile. La gente mi dice sempre: ‘Phil, potresti giocare per sette giorni di fila.’ Davvero? Provaci. Prova ad alzarti e giocare dalle 12 a mezzanotte per sette giorni consecutivi—è estenuante.“
Così ha scritto Hellmuth su X (il vecchio Twitter). Il post continua poi con altre considerazioni.