Nemmeno il tempo di digerire la squalifica e Sinner già si ritrova in mezzo a una nuova bufera che lo può costringere a sei mesi di stop. Media e opinione pubblica sono rimasti sconvolti da quanto accaduto in Qatar.
Non è passata neanche una settimana dall’accordo stipulato tra Sinner e la WADA per mettere fine a un caso che ha tenuto banco per un intero anno. Nonostante questo già si è scatenata una nuova bufera sul conto del tennista, che secondo molti avrebbe infranto le regole stabilite dall’organizzazione in caso di squalifica. Di fatto la piazza è divisa in due filoni e tra chi difende il numero uno al mondo, vedi Binaghi, definendo il patteggiamento come una vergognosa ingiustizia che rende felici, c’è anche chi ritiene che questi 3 mesi siano il risultato di una pianificazione accurata.
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Sinner potrà rientrare in attività il 5 maggio, a soli due giorni dall’apertura degli Internazionali BNL di Roma, ai quali poi seguirà il Roland Garros a fine mese. Secondo il sindacato fondato da Djokovic il patteggiamento è stato cucito su misura per Sinner, senza poi contare il principale nemico dell’altoatesino da rilevare in Kyrgios: l’australiano ha definito l’affaire Sinner un “putrido” evento di cui molti campioni del tennis sono consapevoli. Se l’intento del ragazzo di San Candido era quello di lasciarsi il caso Clostebol alle spalle, per ora l’ondata d’odio e disprezzo nei suoi confronti non sembra essersi sopita.
Sinner pizzicato ad allenarsi: sei mesi di stop
In realtà è stato Lehecka a pubblicare un video in cui, insieme a Sinner, si allenava sui campi di Doha il 14 febbraio scorso. Questo, almeno in linea teorica, sarebbe vietato dal regolamento imposto dalla WADA, il quale prevede che chiunque venga squalificato o sospeso per doping non possa allenarsi con tesserati all’interno di circuiti accreditati e affiliati alla federazione. La squalifica di Sinner è partita il giorno 9 febbraio e per questo il tennista non avrebbe dovuto trovarsi su quei campi ad allenarsi con il numero 25 del ranking.
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C’è un però. La squalifica è sì partita dal 9 febbraio, tuttavia i legali di Sinner e la WADA hanno formalizzato il patteggiamento proprio durante la sessione d’allenamento, quando Sinner era ancora convinto di poter partecipare al torneo. E’ proprio in un video postato da Qatartennis che si vede Sinner lasciare il campo d’allenamento appena appresa la notizia, rendendo quindi nullo il rischio di uno stop prolungato. La notizia ha sollevato ovviamente un nuovo e polveroso ciclo di frecciate all’indirizzo del numero uno, ma l’accordo parla chiaro: 3 mesi di stop a partire dal 9 febbraio e ritorno agli allenamenti il 15 aprile.