Zanardi, ricordo dolcissimo: pianto inevitabile

Per Alex Zanardi c’è il ricordo di un avvenimento che ha fatto molto emozionare: il pianto è inevitabile

Un mito, un personaggio che tutti vorrebbero conoscere. Alex Zanardi non è una persona qualunque, non è semplicemente uno sportivo.

Alex Zanardi mostra la medaglia
Zanardi, ricordo dolcissimo: pianto inevitabile (Instagram Zanardi) – Sportitalia.it

Ha messo lo sport in cima alla sua vita, ha dimostrato come con la forza di volontà e la passione si possono superare anche gli ostacoli più grandi. Lui sulla sua strada ne ha affrontati diversi e tutti molto gravi, ma ne è sempre uscito vincitore. Anche adesso che, dal giugno 2020, combatte una nuova battaglia in una vita diversa da quella che si era (ri)costruito, l’ex pilota di F1 e plurimedagliato paralimpico riesce ad essere un esempio.

Un esempio per chi cerca la forza per non arrendersi, un esempio per chi vuole un motivo per andare avanti. Così non mancano testimonianze di tifosi o semplici appassionati che riguardano lui, anche ora che da anni ormai non si hanno più sue notizie e non fa più apparizioni pubbliche. Il nome di Zanardi non può essere dimenticato, perché il suo esempio è vivo in ogni campo in cui ha deciso di cimentarsi.

Zanardi, il ricordo più dolce: “Mi sono messa a piangere”

Ricordi di suoi amici e colleghi, ma anche ricordi di semplici persone comuni che hanno avuto l’opportunità di incontrarlo e di scambiare due parole con lui.

Alex Zanardi intervistato dopo una gara
Zanardi, il ricordo più dolce: “Mi sono messa a piangere” (Instagram Zanardi) – Sportitalia.it

Così sui social qualche giorno fa una donna ha voluto ricordare in maniera molto dolce proprio un incontro con Alex Zanardi datato febbraio 2019. Un semplice caffè in autogrill che si trasforma in un momento indimenticabile grazie all’incontro con quello che è considerato un vero mito. La donna racconta così di “un’emozione enorme mi pervade come elettroschock” quando capisce di trovarsi di fronte proprio a Zanardi.

All’inizio decide di non fermarsi e risalire in macchina, poi una vocina dentro di sé gli dice che “poteva essere quell’uomo che mi ha tanto emozionata, ispirata, fatta entusiasmare, piangere, aiutata a tenere duro, ad insistere a continuare a voler credere nel bicchiere mezzo pieno quando in realtà il bicchiere al tempo sembrava completamente vuoto”. Anzi era proprio lui e così ecco l’incontro e le lacrime che arrivano improvvise e che lasciano soltanto la forza per un “grazie per tutto quello che fai e che sei“. Un pianto irrefrenabile interrotto da un abbraccio con il suo ‘supereroe’, il suo ‘mito’, colui che le ha dato la forza ed è stato d’esempio nei momenti più bui.

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