C’è un altro club (l’ennesimo) che abbandona il calcio per un fallimento tristemente annunciato. Dopo un’annata turbolenta, l’Albenga calcio (club della provincia di Savona) si è iscritto al campionato di Serie D sul filo di lana e con tantissimi punti interrogativi.
Una storia finita male
Negli ultimi dieci anni sono state troppe le formazioni incapaci di concludere la stagione per problemi di tipo finanziario. Che l’Albenga navigasse in cattive acque era ampiamente risaputo e dopo il passaggio di mano di Simone Marinelli, che aveva portato il club dall’Eccellenza alla Serie D, le difficoltà economiche del club sono aumentate sempre di più.
Debiti accumulati con fornitori, ristoranti e alberghi non pagati e giocatori mandati allo sbaraglio: un quadro molto negativo che ha avuto la svolta a ottobre 2024, quando il tecnico Marco Mariotti, insieme a qualche tassello dirigenziale, ha rassegnato le proprie dimissioni dopo le mancate rassicurazioni societarie.
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L’Albenga ha proseguito il suo cammino in Serie D perdendo praticamente tutte le partite e con giocatori di categorie nettamente inferiori. I tifosi hanno a più riprese contestato la società, colpevole di ‘macchiare la storia del club ingauno’.
Adesso l’Albenga non esiste più, fatale la seconda rinuncia a presentarsi in campo per sfidare il Novaromentin.
Le parole del sindaco della città
Il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis ha parlato così del fatto di cronaca: “Siamo molto dispiaciuti e delusi dall’epilogo, peraltro previsto, che ha riguardato l’Albenga Calcio.
Comprendiamo il disagio e la delusione dei tifosi, che negli anni dei successi come nei momenti difficili hanno sempre supportato con passione la nostra squadra.
Auspichiamo che l’Albenga Calcio possa tornare presto nelle mani di appassionati che investano soprattutto sul futuro dei nostri giovani.
Rimarrà la collaborazione del Comune per far sì che l’Albenga torni ad essere un punto di riferimento sportivo e sociale per l’intera città”.