Gravina, non fare come Jorginho: hai un rigore senza portiere

Quel rigore Gabriele Gravina se lo sogna di notte. Nel frattempo, però, la sua battaglia politica l’ha vinta a mani basse e gli va riconosciuta la vittoria. Se il campo lo ha tradito alle qualificazioni Mondiali e all’ultimo Europeo, la politica del calcio lo ha visto trionfare quasi con il 100% dei consensi. Roba da fuori dal mondo. Nessuno ha avuto il coraggio di candidarsi contro di lui perché in questi anni è stato l’unico a capire come si vincono le elezioni federali. Il suo primo avversario, Cosimo Sibilia, è sparito e neanche a chi l’ha visto ne hanno notizie. Claudio Lotito, che resta forte sulla politica romana, ne è uscito sconfitto su più tavoli politici: dalla Lega di A, fino alla Lega di B, la Lega Pro e ovviamente la FIGC. Gravina, di fatto, si è preso il pallone e con la sua tripletta se l’è portato a casa. Chi non gli riconosce la vittoria è in malafede. Noi siamo per un calcio da cambiare e riconosciamo il trionfo di Gravina ma ora le sue responsabilità aumentano nei nostri confronti. Nostri, di coloro che amano il calcio. Ora, Gabriele, tocca a te. Non hai più 30 anni che devi pensare al futuro politico, devi solo lasciare il segno cambiando questo sistema.

Gravina in conferenza
Gravina (ANSA)sportitalia.it


Prima cosa: abolire il diritto di veto, senza questa mossa hai le mani legate. Non so come ma devi farlo.
La serie A ha problemi seri economici e la FIGC deve controllare ma dove vanno fatti subito gli interventi è ai piani di sotto. La serie B è stata distrutta dalla Presidenza Balata. I Presidenti di B vivono nel loro mondo e, per anni, non hanno capito la discesa che stava prendendo la serie B. Balata ha peggiorato la Lega ma soprattutto ha tolto visibilità e sostenibilità. Gravina intervieni. La Lega Pro è un bagno di sangue, il peggio del peggio, e caro Gabriele qui non puoi più rimandare. Due ragioni: la prima, la serie C è la tua Lega e non puoi vederla ridotta cosi a Turris e Taranto facendo solo due esempi. Poi hai la grande colpa di aver piazzato lì Marani Presidente che può occuparsi del Museo di Coverciano ma certamente non può gestire la crisi più grande del calcio italiano. La regola degli under va cambiata, 60 club sono una follia, soldi non ce ne sono e anche la cosa dello stipendio minimo ai calciatori è una cretinata. Va modificato il minimo federale perché se un Presidente vuole dare 700 euro a un calciatore deve poterlo fare. E il calciatore di serie C capisca che deve anche andare a lavorare tanto con 1.700 euro al mese non farà il calciatore nella vita al 99%. Ci vuole il semi professionismo.


Gravina ha mille cose da fare ma tra queste si segni anche per favore: regolarizzare le squadre B, cosi non hanno senso. Risolvere una volta per tutte il tema arbitrale.
Troppi poteri ad una associazione farlocca. Se un arbitro scrive in un referto che Gravina ha sparato ad una donna per il sistema calcio italiano, l’arbitro ragazzino ha più potere dell’indifeso imprenditore e presidente federale Gravina. Fai te! Va riformata tutta la serie D, togliendo un girone e dando una promozione tramite i play off farlocchi. Andava cambiato il sistema dei ripescaggi ma ormai è tardi perché il comunicato è uscito da qualche giorno e questa, caro Gabriele, è stata un’occasione persa. Bisogna riformare. Basta rinviare. Devi cambiare il calcio perché ti hanno dato quasi il 100% dei consensi. Non si può guardare più in faccia a nessuno. Ora ti auguriamo buon lavoro ma saremo qui con i fucili puntati. Questo calcio è morto e tocca farlo risorgere nei prossimi 4 anni.

Change privacy settings
×