Giorno d’apertura degli atp 500 di Doha. Berrettini ha pescato Novak Djokovic ai sedicesimi di finale del torneo e il suo percorso in Qatar, decisamente in salita, è stato minato da alcuni eventi extra campo.
Reduce dall’eliminazione ai sedicesimi di finale nel torneo di Rotterdam, Berrettini non ha avuto miglior fortuna nel pescare Djokovic come primo avversario degli ormai imminenti ATP del Qatar, torneo che da quest’anno è stato “promosso” a categoria 500. Il torneo in medio oriente però si disputerà sotto un’atmosfera particolare, con un assente di lusso come Jannik Sinner, che è il protagonista indiscusso dei vari tabelloni pubblicitari sparsi per la città.
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Tabelloni che serviranno a poco e che tutti i partecipanti al torneo hanno osservato con un po’ di amaro in bocca. Non sarà una competizione come tutte le altre e anche se Carlos Alcaraz potrà sfruttare l’occasione per mangiare punti in classifica, tutti i colleghi di Sinner hanno avvertito il vuoto enorme lasciato dal tennista dopo il patteggiamento con la WADA. Non ci sarà Zverev, impegnato agli Open di Rio De Janeiro, ma per Djokovic, Mevdevev e lo stesso Matteo Berrettini sarà difficile giocare in un clima così particolare e carico di tensione.
Squalifica Sinner, Berrettini assediato
E’ difficile immaginare un Sinner chiuso nella sua stanza in attesa di ritornare a casa dopo il patteggiamento con la WADA, che lo terrà lontano dai campi fino a inizio maggio. Non era scontato che la sentenza di Losanna avrebbe stabilito una squalifica, ma il numero uno del mondo ha preferito limitare ogni rischio e sfruttare questi tre mesi di stop per allenarsi e farsi trovare al meglio per i tornei estivi. A Doha ovviamente sono tutti impazziti dopo aver appreso la notizia e, come era prevedibile, tutte le conferenze stampa in programma hanno subito sostanziali cambiamenti.

Berrettini infatti aveva immaginato di parlare di tennis giocato, ma la sua testimonianza è durata giusto il tempo di rilasciare qualche commento per le emittenti televisive. Il tennista romano si è poi dileguato in fretta per evitare ogni domanda relativa a quello che di fatto è un suo amico. Protagonisti in Coppa Davis i due hanno stretto un reciproco rapporto di stima, difficile da difendere in situazioni come queste. Imbarazzo e riserbo di tutti, compreso Carlos Alcaraz, hanno gettato la sala stampa di Doha in un silenzio assordante, quasi come stessimo tutti vivendo un periodo di lutto. E’ ironico pensare come in una città del deserto mediorientale sia piovuto proprio in quest’occasione…