Hamilton-Ferrari, già scintille: cosa è successo

Lewis Hamilton è giunto alla Ferrari smuovendo le masse come non si vedeva di tempi del passaggio di Schumacher dalla Benetton alla scuderia di Maranello. Ora però ci sarà da fare i conti con la sua indole schietta e diretta. 

Da quando il britannico ha messo piede in Ferrari la visibilità della Rossa di Maranello è schizzata alle stelle, non solo sui social ma anche a livello di marketing e impatto economico. I cappellini con il cavallino sono andati a ruba, così come i vessilli della scuderia, portando indietro anche chi dopo gli ultimi anni aveva deciso di non seguire più la Formula 1.

Stemma Ferrari
Hamilton-Ferrari, già scintille: cosa è successo – Sportitala.it (screenshot Youtube)

Basti pensare che il post social che annunciava l’ingaggio dell’ex Mercedes è stato quello con più interazioni nell’intera storia della Formula 1, anche grazie al nutrito seguito di cui gode il pilota di Stevenage. Con oltre 45 milioni di followers non poteva essere altrimenti e questo ha fatto sì che la Ferrari riconquistasse quantomeno il primato in notorietà e presenza mediatica. Per i risultati sportivi bisognerà attendere il Gran Premio di Australia che aprirà i battenti della nuova stagione il 16 marzo, ma intanto Hamilton ha avuto modo di effettuare degli importanti test, a seguito dei quali ha storto un po’ il naso.

Mal di pancia Hamilton, simulatore bocciato

Per quanto riguarda la nuova SF-25 il nuovo arrivato non ha avuto nulla da dire, anzi si è reso partecipe dello sviluppo della vettura in maniera attiva. In tal senso Hamilton ricorda un po’ Ayrton Senna, il quale era solito scandagliare la propria monoposto in un modo quasi maniacale e che però lo portò a grandi successi. Se da un lato c’è Leclerc, abituato ad “accontentarsi” del pasto servito, non si può dire lo stesso per il britannico, abituato a calcolare ogni traiettoria con precisione millimetrica.

Monoposto Ferrari con il nome di Lewis Hamilton
Mal di pancia Hamilton, simulatore bocciato – Sportitalia.it (screenshot Youtube)

 

Il problema quindi non è nella monoposto ma, secondo quanto riportato da NewsF1, il sette volte campione del mondo non ha particolarmente apprezzato l’area simulativa del team Ferrari. Lewis segue lo sviluppo della SF-25 con grande attenzione– hanno dichiarato da Maranello nei giorni scorsi, fornendo anche feedback importanti per migliorare la vettura e riportarla così al meritato successo. Il simulatore Ferrari però si è beccato una bella strigliata da parte del britannico, che lo ha definito arretrato senza mezzi termini. Insomma, avere Hamilton in scuderia è stata sicuramente un mossa azzeccata e forse in Ferrari c’era bisogno proprio di uno come lui, puntiglioso e attento ai minimi dettagli.

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