Il tecnico del Bologna, Vincenzo Italiano ha parlato al termine della vittoria contro il Torino 3-2.
Che cosa ha urlato ai suoi giocatori sul rigore?
“Stavano per fare lo stesso giochino di Venezia. Il primo rigorista era Ndoye e poi ci sono gli altri. Dan doveva batterlo e Castro lo sapeva. È il più freddo di tutti dal dischetto al momento“.
Vi siete un po’ complicati la vita, ma poi c’è stata la reazione.
“Abbiamo avuto cinque minuti di blackout come quelli col Verona. Ci stavamo pericolosamente complicando la gara da soli. La reazione sul 2-1 è stata da squadra che non si è disunita. Abbiamo continuato a cercare di far male al Torino, con tutto quello che avevamo provato durante la settimana e che alla fine ci ha permesso di vincere. Non possiamo mai abbandonare la partita. Anche nei minuti finali può accadere qualcosa. Delle volte le abbiamo perse, oggi siamo stati premiati“.
Siete stati meno precisi in fase difensiva, come mai?
“Venivamo da 3 clean sheet. Quei 5 minuti è solo un calo di attenzione. Quando hai la partita in mano, non puoi pensare che la partita sia già finita. Dietro, se non perdiamo la testa, concediamo poco. Oggi bravo anche il Toro a metterci in difficoltà. Ma in generale stiamo facendo bene a parte qualche errore che non possiamo permetterci”.
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Che cosa manca ancora a Castro per fare il definitivo salto di qualità?
“L’esperienza, pian piano acquisirà maggiore esperienza. Ha solo 20 anni. Più gioca e più migliorerà. La base è già importante., visto come lavora per la squadra. E ha già fatto 7/8 gol e 4/5 assist. Ha tutto per diventare un top“.