“Un anno di squalifica”: Sinner sconvolto, la sentenza è tremenda

Inutile dire che la preoccupazione per Sinner, anche se non lo dà molto a vedere, prende sempre più piede in vista di metà aprile. Sarà in quel momento che il tennista conoscerà definitivamente il suo destino a seguito del ricorso WADA. 

Quasi non se ne può più del caso Clostebol e delle vicissitudini che Sinner sta attraversando nell’ultimo periodo e, con ogni probabilità, lo stesso tennista non vede l’ora che arrivi la sentenza di Losanna. Sinner rischia grosso e non è certo una novità, perché il 16 e il 17 aprile saranno due giorni cruciali per la carriera del tennista e persino per il mondo del tennis. La contaminazione da Clostebol, farmaco col quale l’altoateisno è venuto a contatto nel marzo dello scorso anno, non è però al centro della questione.

Jannik Sinner in gara
“Un anno di squalifica”: Sinner sconvolto, la sentenza è tremenda – Sportitalia.it (screenshot Youtube)

La WADA ha mosso ricorso a seguito dell’assoluzione da parte dell’ITIA e non per il fatto in sé, bensì per la presunta negligenza mostrata dall’atleta durante la vicenda. Sinner se l’è cavata con l’assoluzione perché di fatto non c’è stata intenzionalità nell’assunzione della sostanza, anche perché in caso contrario staremmo parlando di una squalifica di ben 4 anni per il numero uno al mondo. In caso di assunzione non intenzionale il regolamento prevede comunque due anni di squalifica, ma solo se c’è stata colpa diretta da parte dello sportivo, cosa per cui Sinner è riuscito a dimostrare il contrario. Poi però subentra la negligenza significativa…

Caso Clostebol, Moorhouse: “Sinner? Almeno un anno di squalifica”

Sul caso Clostebol è recentemente intervenuta la Ceo dell’Itia, Karen Moorhouse, la quale ha spiegato come potrebbero andare le cose per Sinner. Se riesci a dimostrare che l’assunzione non è stata intenzionale, la pena si riduce a due anni. Se invece riesci a dimostrare che non c’è stata colpa, allora non c’è alcuna sanzione – ha dichiarato la Moorhouse a Tennis365, ma l’accusa della WADA verte sulla negligenza significativa e qui la faccenda si complica.

Sinner vincitore a Melbourne
Caso Clostebol, Moorhouse: “Sinner? Almeno un anno di squalifica” – Sportitalia.it (screenshot Youtube)

La Ceo ha poi cercato di chiarire il concetto di negligenza: “Qui non si parla di un prodotto contaminato.La crema utilizzata dal suo team non era alterata: conteneva esattamente ciò che era scritto sull’etichetta. Questa è la grande differenza rispetto ai casi di Halep e Swiatek. Non essendoci contaminazione, il range di sanzione possibile per Sinner parte da un minimo di un anno”. Nel caso in cui il Tas dovesse accogliere il ricorso della WADA, per Sinner quindi si configurerà una squalifica di almeno un anno e in quel caso al tennista italiano non resterebbe che ricorrere in appello e sperare per il meglio.

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