L’impresa di Filippo Candio al Main Event WSOP 2010

 

Nel 2010 l’Italia è in pieno boom pokeristico. I tornei live hanno ricevuto l’”imprimatur” dell’Italian Poker Tour (seconda stagione) e dell’European Poker Tour che debutta a Sanremo il 15 aprile di quell’anno. Naturalmente è cresciuto anche il field dei giocatori, sia in termini numerici – davvero notevoli – che dal punto di vista della qualità.

Luca Pagano, Salvatore Bonavena, Sergio Castelluccio, Max Pescatori fanno da apripista. Ma velocemente si fa largo una scuola di giovani leve, formatesi soprattutto attraverso Internet, che inizia a macinare risultati. E’ la “scuola” di Dario Minieri e di tutti coloro che seguono il suo stile di gioco aggressivo, fatto di azioni spettacolari e a volte anche di rischi eccessivi. I nomi sono tanti, ma qui vogliamo riportarne uno in particolare: quello di Filippo Candio che ha lasciato un segno indelebile nella storia del poker “azzurro”, perché legato al Main Event delle World Series Of Poker.

Sia chiaro, l’Italia del poker ha raggiunto ottimi risultati a Las Vegas già prima del 2010. Dario Minieri ha vinto il braccialetto nel 2008 con il torneo $2.500 NLH 6-handedMax Pescatori ha fatto pure meglio, aggiudicandosi due titoli WSOP: nel 2006 con il $2.500 No Limit Hold’em e nel 2008 col $2.500 Mixed Pot-Limit Hold’em/Pot Limit Omaha. E poi c’è il “pioniere” Valter Farina che nel lontano 1995 ha regalato all’Italia il primo braccialetto vincendo il torneo $1.500 Seven Card Stud. Nessun “azzurro”, però, è riuscito ancora a raggiungere il final table del Main Event. E qui arriva l’impresa di Filippo Candio.

Cagliaritano, classe 1984,  Candio debutta nel poker professionistico nel 2007, anno in cui mette a segno il suo primo in the money in un evento live, precisamente all’Italian Championship of Sanremo. Il suo gioco, spumeggiante e carico di adrenalina, entusiasma subito appassionati e blogger, anche perché corre sempre sul filo del rasoio quando si tratta di prendersi dei rischi. Dal quel momento fino alla prima metà del 2010 il giocatore sardo mette in fila 17 piazzamenti a premio, uno dei quali è la vittoria nel Campionato Italiano del 2009 disputato sempre a Sanremo, che gli frutta 140.000 euro di primo premio. Poi arriva l’estate del 2010 e la spedizione a Las Vegas..

L’avventura di Filippo Candio alle WSOP 2010 comincia il 4 giugno con un modesto 157° posto nel $1.500 No Limit Hold’em. Poi più nulla per un mese, fino all’inizio del Main Event. A questo punto il cagliaritano tira fuori il meglio di sé, sia dal punto di vista del gioco che di quello caratteriale. Supera tutti gli ostacoli e raggiunge il Day8, il più critico perché dai 27 left conduce alla selezione dei November Nine, cioè dei giocatori che torneranno 4 mesi dopo per disputare la finale del campionato del mondo di Texas Hold’em.

Candio si trova al tavolo con alcuni clienti spiacevoli. Ci sono infatti il norvegese Johnny Lodden (primatista di itm Main Event EPT) e gli statunitensi Joseph CheongMatt Affleck e Ronnie Bardah, solo per citare i più temibili. L’italiano resiste, gioca bene, poi a 19 left arriva una mano entrata nella storia del poker.

L’avversario di Candio è Joseph Cheong, i blinds sono 80.000/160.000 ante 20.000. Candio dà il via all’azione puntando 385.000 chips con 7♠5♠, ma subisce la tribet a 1.125.000 del suo avversario che da bottone gioca con A♠A♣. Candio chiama e fa scendere questo flop: 5♣6♠6♣. Cheong, dopo il check dell’italiano, punta 1.550.000 che Candio rilancia a 4,4 milioni. Il giocatore americano di chiare origini asiatiche non si tira indietro e va all-in. A questo punto Filippo Candio fa quello che nessuno si aspetta (a carte scoperte almeno) ma che è nel suo carattere: rischiare! Chiama infatti con solo coppia di 5 floppata e si trova nettamente in svantaggio, ma un 8♠ e poi un 4♣ al river gli regalano una clamorosa scala runner runner!

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