Lacrime Zanardi, parole toccanti: “Ha cambiato la vita”

Commozione e ricordi indelebili che legheranno l’atleta per sempre ad Alex Zanardi.

Alex Zanardi è stato ed è ancora una figura di riferimento sia per lo sport che per la vita. Il percorso dell’atleta italiano ha coi volto sia fisicamente che emotivamente tantissimo persone che, oggi, ammettono di aver continuato a fare sport nella vita solo grazie a Zanardi nonostante i gravi incidenti che hanno inevitabilmente condizionato la loro esistenza. Uno di questi è Tiziano Monti, atleta plurimedagliato che dal 2018 gareggia con l’handbike.

Monti
Lacrime Zanardi, parole toccanti: “Ha cambiato la vita” (screenshot YouTube) sportitalia.it

Lunga la sua intervista in cui racconta l’avvicinamento a questo sport nel momento di maggior difficoltà grazie ad Alex Zanardi. “I supereroi esistono! Ne ho incontrato uno che mi ha cambiato la vita: il suo nome è Alex Zanardi. Me lo sono trovato davanti all’improvviso — i supereroi fanno così, no? — quando si è aperta la porta dell’ascensore del Centro protesi di Budrio [..] Avevo perso la speranza nella vita. Il 6 ottobre 2018 un grave incidente stradale, con la mia auto, mi ha portato via le gambe e si è spento tutto: per me sembrava proprio finita. Con Alex mi sono quasi “scontrato” davanti all’ascensore: non era un appuntamento programmato. Oppure, forse, l’appuntamento lo avevo io con la scintilla che ha rivoluzionato il mio essere uomo, prima ancora che atleta, e mi ha fatto ripartire”, ha commentato Monti ai microfoni di Vatican News.

“Ecco cosa ho imparato da Zanardi”, le parole dell’atleta plurimedagliato

Tiziano Monti ha preso parte ai Mondiali come parte integrante della Nazionale italiana, e adesso punta alle Paralimpiadi di Los Angeles nel 2028. La sua intervista prosegue sugli insegnamenti tratti da Zanardi e, infine, sul ricordo del tragico incidente.

Monti Zanardi
“Ecco cosa ho imparato da Zanardi”, le parole dell’atleta plurimedagliato (screenshot YouTube) sportitalia.it

“Con i fatti — oltre che con le parole che lui ha sempre maneggiato molto bene — mi sono reso conto che, anche senza gambe, la vita va sfruttata al 110 per 100, cercando di puntare tutto sulla parte del corpo “rimasta”! Ho capito che anch’io potevo rimboccarmi le maniche e non piangermi addosso, tirami su da terra e ripartire… molto più forte di prima!”, ha commentato Monti.

Ho una tenace speranza. Poter dire io ad Alex: “Vieni a correre come me”. Le stesse parole che mi ha rivolto 6 anni fa, con quell’accento romagnolo. A lui parlerei in romanaccio e in un abbraccio. Sì, prima o poi glielo dirò: ‘Alex, ce vieni a corre con me?'”, ha concluso Monti in merito all’incidente di Zanardi.

 

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