Anche nella scorpacciata di gol contro il Monza per la Lazio uno dei protagonisti assoluti in campo è stato Taty Castellanos, che con Baroni in panchina sta riuscendo a dimostrare tutto il suo valore. 12 gol e 8 assist in 29 apparizioni fra campionato ed Europa League per lui fino a qui, che gli hanno fatto meritare anche la considerazione della Nazionale argentina allenata da Scaloni.
Ai microfoni di Sportitalia è intervenuto Diego Rivarola, ex calciatore argentino, scopritore dell’attaccante biancoceleste dato che ha creduto in lui portandolo all’Universidad De Chile, il suo primo club di rilievo in carriera (per il quale Rivarola lavorava al tempo).
Ci racconta di quando lo scoprì?
“Lavoravo per l’Universidad de Chile, come ambasciatore del club. Cercavo giovani talenti in Argentina, a Mendoza dove sono nato. Alcune persone mi avevano segnalato questo ragazzo e la prima volta che l’ho visto ovviamente mi è piaciuto e non ci ho pensato due volte a prenderlo”.
E’ vero che era talmente convinto del suo talento che gli pagò il viaggio di tasca sua?
“Viaggiavo in auto. Per prima cosa ero lì per lavoro per conto del mio club, al contempo volevo visitare la mia famiglia e gli amici. Feci 300km e questo vi fa capire che non ci fu nessun problema, una volta che lo avevo visto, a farmi carico del suo trasporto (ride, n.d.r.)”.
Cosa l’ha sorpresa di lui in questi mesi con Baroni?
“Non mi sorprende nulla riguardo a quello che sta dimostrando oggi in Italia. Ha dei mezzi tecnici enormi, lo ha dimostrato nel corso della sua carriera ed era solo questione di tempo prima che lo facesse anche in Serie A”.
La Lazio è il suo posto ideale oggi?
“La Lazio è un club perfetto per lui. Una squadra che ha creduto in lui e nella quale ha potuto consacrarsi come uno dei migliori attaccanti in Italia. Lo vedo anche un trampolino per sfondare nel grande calcio e arrivare a club ancora più grandi, come è stato in passato per esempio per Marcelo Salas”.
A che livelli può arrivare?
“Il livello raggiunto oggi può essere una sorpresa per tanti, dato che non tutti pensavano che potesse arrivarci. Quando un giovane si trasferisce in un club così grande bisogna considerare sempre tanti aspetti. Si è guadagnato la considerazione della Nazionale, dove c’è tanta concorrenza e già questo non era facile. Essere arrivato a questo livello, con la Lazio e con la Seleccion, è già straordinario, ma non gli pongo limiti”.
Le toccanti parole dell'ex campionessa azzurra, in ritardo entrata ufficialmente nella Hall of Fame del…
Mike Maignan non è più una certezza granitica per il Milan. La serata di Rotterdam,…
Paolo Vanoli, allenatore del Torino, alla vigilia del match contro il Bologna. Tameze? "Abbiamo fatto…
Vincenzo Italiano, allenatore del Bologna, alla vigilia della sfida contro il Torino. "Ha cambiato sistema,…
L’impresa di Filippo Candio al Main Event WSOP 2010 Nel 2010 l’Italia è in…
Bruges-Atalanta è finita con un epilogo assurdo. L’arbitro turco Meler che fischia un rigore per…