Calcio

Buffon: “Lite a Cardiff? Pettegolezzi. La Juve sta iniziando un nuovo progetto”

Gianluigi Buffon ha parlato in esclusiva ai colleghi di Tuttojuve.com, soffermandosi sul libro redatto insieme alla casa editrice Mondadori, ma non solo. Di seguito un estratto delle sue parole.

Del libro mi ha stupito che non ha parlato male di nessuno…
“No, questa è stata la prima cosa che ho detto Mondadori. Ho subito detto scordatevi che incominci a sputare veleno su qualcuno, perchè non fa parte del mio carattere e non mi piace. Io sono uno a cui piace stare bene con la gente e mi è sempre piaciuto creare empatia e con le poche persone con cui non è scattato il feeling, ho sempre pensato fosse stata colpa mia. Non ritengo nessuno indegno o che debba essere insultato o deriso da me. La prima cosa che deve fare una persona è autocritica”.

Non hai mai parlato di vittimismo…
“Si questa è una mia peculiarità fin da quando sono bambino. Ho sempre preso le parti dei più deboli e di chi era in difficoltà. Mi sono sempre caricato di responsabilità e colpe che magari non erano nemmeno mie o non dovevano essere mie. Questo è il mio lato umano per poter performare meglio e dare il mio meglio”.

Sulle voci di una possibile lite meglio spogliatoio durante la finale di Cardiff?
“Sono dei pettegolezzi che escono, quando bisogna dare al tifoso qualcuno, perchè dopo la partita è frustrato e non può accettare il fatto che si sia perso in una maniera brutta. Sicuramente non era nelle nostre corde perdere così queste partite. Quando bisogna trovare delle scuse per queste cose si dicono che sono successe certe cose e allora nasce il pettegolezzo che non sai da che bocca sia uscita. La verità di quella partita è che avevamo speso così tanto per stare al loro livello nel primo tempo che nel secondo tempo siamo crollati. Questa è la verità e la mia chiave di lettura visto che ero in campo. Non succede mai nulla nello spogliatoio? Delle volte può anche succedere, però il nostro spogliatoio era granitico con gente che si conosceva da tanti anni ci possono essere anche delle parole, ma resta un semplice scambio di opinione”.

Conte e la costruzione dal basso…
“Antonio Conte ha portato in Italia una nuova concezione del gioco del calcio. Soprattutto con la costruzione. Noi siamo stati sicuramente i primi. Hai dormito dopo quello sbaglio con il Lecce? Bravo (ride ndr). Io ero talmente ossessionato da non calciare mai quella palle che a volte volevo che esplodesse. Pero se vuoi inculcare nei calciatori una determinata metodologia devi stressare certe situazioni anche a costo di pagarne dazio”.

Sulle varie epoche con Conte, Allegri e Sarri
“Io penso che la bravura di una dirigenza sia nel leggere la parabola di una squadra e a seconda di questa parabola cambiare allenatore, giocatori, fisioterapisti e determinati soggetti dello staff. Una società attenta deve fare quello, perchè ha in mano quello che accade intorno alla squadra”.

In che momento è la Juve?
“Un grande cambiamento, quindi è ad inizio progetto e percorso completamente nuovo. Ti dico a me Thiago piace molto, perchè ha un vissuto in grandi squadre e quello lo dovrebbe aiutare, lo aiuterà, o mi auguro che lo stia aiutando. Per come concepisce il calcio lui giocare ogni tre giorno sicuramente non lo aiuta”.

Niccolo Anfosso

Giornalista pubblicista nato nel 2000. Laureato con il massimo dei voti in Scienze della comunicazione. Cresciuto a pane, sport e libri. Alla continua ricerca della perfezione.

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