Per Jannik Sinner arriva un verdetto che rappresenta una vera batosta: il tennista altoatesino non se lo aspettava così presto
Come fa a restare impassibile davanti al caos che lo circonda resterà un mistero. Jannik Sinner riesce a non farsi travolgere da tutto ciò che avviene intorno a sé.
![Sinner contro Zverev](https://www.sportitalia.it/wp-content/uploads/2025/02/Jannik-Sinner-sportitalia.it-08022025-1.jpg)
In questo ultimo anno ne ha viste di tutti i colori, senza praticamente fare una piega. Impassibile mentre veniva criticato per l’assenza alle Olimpiadi, concentrato soltanto sul campo mentre si chiacchierava della sua relazione con Anna Kalinskaya. E poi più forte del terremoto doping che avrebbe potuto mandare ko chiunque, ma non lui che ha addirittura trovato la forza per migliorare ulteriormente il suo rendimento in campo.
Lì trova la sua pace Sinner, mentre intorno a sé è tutta una polemica. L’ultima in ordine di tempo è quella per la mancata presenza al Quirinale quando Mattarella ha omaggiato i vincitori della Coppa Davis. Apriti cielo con la solita carrellata di critiche per la sua ‘poca italianità’. Ora il campione altoatesino deve fare i conti con una nuova durissima critica.
Sinner, Dotto è durissimo: “Schifa i nostri altarini”
È Giancarlo Dotto che su ‘Dagospia’ dipinge un quadro di Sinner molto pesante. La sua critica raggiunge livelli elevatissimi: “Sinner non ha una patria – si legge – è la patria di se stesso. Fa lo schizzinoso con i nostri altarini nazionalpopolari, li schifa proprio, ma si tura il naso quando si tratta di marchette milionarie, a destra e a manca“.
![Sinner esulta nel match contro Zverev](https://www.sportitalia.it/wp-content/uploads/2025/02/Sinner-sportitalia.it-08022025-2.jpg)
Un attacco in piena regola che continua poi successivamente: “Sinner e quelli che verranno dopo di lui sono il nuovo Erode – scrive ancora Dotto –. Stanno lì a scoraggiare il talento. Lo uccidono in culla. Alcaraz è lì lì che bussa alle porte di uno psicoanalista. Gli Edberg e i McEnroe non sarebbero mai stati. Federer, già frustrato di suo dalla cieca volontà alfieriana dei Nadal e dei Djokovic, si sarebbe suicidato alla terza batosta di fila con l’Altro Atesino inaccessibile. Roba da spararsi“.
Parole molto dure che rappresentano l’ennesima critica di cui è vittima Jannik Sinner. Un Sinner però che ormai ha imparato a non dare peso a tutto quello che accade intorno a sé. Impassibile mentre fuori infuria la bufera: è il segreto che gli ha consentito di vincere e diventare il numero 1 al mondo e non ha certo intenzione di cambiare proprio adesso.