Il nome di Schumacher resta scritto indelebilmente nella storia dell’automobilismo e della Formula 1. Le sue imprese in pista e la sua vita come uomo hanno regalato momenti importanti e lasciato un’eredità tangibile.
Michael Schumacher non è stato solo un pilota, ma un’icona per tutti. Una leggenda vivente che ha riscritto la storia della Formula 1 con numeri impressionanti e una mentalità vincente che deve ancora trovare un pilota capace di scavalcare i record del tedesco. . Sette titoli mondiali, 91 vittorie, 68 pole position e un’indole spregiudicata, capace di portare le sue monoposto oltre il limite.
![Schumacher in pista](https://www.sportitalia.it/wp-content/uploads/2025/02/Michael-Schumacher-Sportitalia.it-07022025.jpg)
Dagli esordi con la Jordan nel 1991 alla consacrazione con la Benetton, fino al mito costruito in Ferrari, Schumacher detiene insieme ad Hamilton il record di mondiali vinti. Schumacher non era solo velocità pura: era strategia, resistenza mentale e un’ossessione per la perfezione che lo rendevano un avversario insormontabile. Ogni sorpasso, ogni polemica, ogni duello con Hakkinen, Alonso e tanti altri ha contribuito a creare la leggenda che oggi tutti conosciamo. Poi c’è stato il ritiro, il ritorno con la Mercedes e infine, il destino beffardo. L’incidente sugli sci del 2013 ha cambiato drasticamente la vita di Schumacher, lasciando solo un silenzio assordante sulle sue condizioni. Oggi spetta a suo figlio Mick portare avanti il nome, e forse un po’ anche il fardello, di un’icona come quella di Schumi. Nato nel 1999, Mick Schumacher è stato campione in Formula 2 nel 2020, per poi fare un breve passaggio in Formula 1 nel biennio 21-22 prima di approdare nel WEC con la Alpine Endurance Team.
WEC, Schumacher sicuro: “E’ più una maratona”
Mick Schumacher conserva ancora il sogno di tornare in Formula 1, ma a quanto pare non è ancora il momento di forzare la mano e secondo lui ad oggi bisogna concentrarsi ancora sull’Endurance. Il 2024 era stato un anno di transizione per il pilota con cittadinanza svizzera, dovendosi “sdoppiare” tra pilota di riserva in F1 (alla Mercedes) e automobilista di punta nel WEC. Il giovane Schumi ha accettato una sfida, una scommessa che ha tutta l’intenzione di vincere scegliendo una scuderia giovane e che ha ancora bisogno di numerosi test prima di poter dire la sua.
![Mick Schumacher durante un'intervista](https://www.sportitalia.it/wp-content/uploads/2025/02/Mick-Schumacher-Sportitalia.it-07022025.jpg)
L’anno scorso è stata la mia prima presa di contatto con il mondo Endurance – ha dichiarato Schumacher nell’incontro di apertura della stagione 2025 del WEC. Come riportato da Autosprint, il pilota figlio d’arte ha evidenziato tutte le differenze tra le gare di F1 e quelle di Endurance, trovando nel maggiore “traffico” delle competizioni a lunga durata un fattore stimolante. Oltre a lui è intervenuto anche Philippe Sinault, patron della giovane scuderia: “In realtà non c’è stato bisogno di una lunga chiacchierata per convincerlo (Schumcahcer, ndr) . Non è stato difficile convincerlo a continuare con noi. E’ con noi sin dall’inizio del progetto, è coinvolto e per noi era una priorità continuare con lui”