Vincitore di due titoli mondiali e sei titoli italiani, si è spento l’altro ieri un pilastro dello sport nostrano. Vincitore del suo primo titolo nel 1979, fu premiato con la Medaglia d’oro al Merito Sportivo nello stesso anno.
E’ accaduto tutto nella notte tra il 4 e il 5 febbraio, quando la lotta con un brutto tumore e la sclerodermia si è conclusa tragicamente con la morte del campione. Un gigante dello sport che oltre ai 6 titoli italiani ha conquistato ben 200 vittorie in carriera, conquistando nel 2010 anche la Palma di Bronzo del Coni. Punto di riferimento di un’intera comunità, lo sportivo classe ’54 era noto anche per essere uno scopritore di talenti degno di nota.
![Candele da cerimonia](https://www.sportitalia.it/wp-content/uploads/2025/02/Candele-a-lutto-Sportitalia.it-27012025.jpg)
Vittorio Di Tano è stato un pilastro e un punto di riferimento del ciclocross italiano, sport nel quale si è cimentato sin da giovanissimo. Da 18 anni stava combattendo con la sclerodermia, una malattia autoimmune che negli ultimi anni ha consumato il campione insieme a un brutto tumore polmonare. Oltre al titolo del 1979, Di Tano si era ripetuto anche a Lembeek, in Belgio, nella stagione 1986 portando a casa il secondo mondiale dilettanti di ciclocross. Il suo legame più profondo è stato con il Team Gueciotti, con il quale fu direttore sportivo della Fas Airport Services-Guerciotti-Premac.
Il mondo dello sport piange Di Tano: si è spento a 70 anni
Di Tano ci ha lasciato a 70 anni, quando nella vita avrebbe avuto ancora molto da dire e da fare. Ritiratosi dalle corse nel 1990, lo sportivo di Monopoli non ha mai abbandonato il ciclismo, prestandosi come dirigente e soprattutto come talent scout molto attento. La sua ultima gioia infatti risiede proprio nella scoperta del giovane Mattia Agostinacchio, che ha recentemente conquistato il titolo juniores onorando la memoria del suo modello sportivo e umano. Mi spiace solo che Vito non abbia potuto godere di questa vittoria – ha dichiarato Paolo Guerciotti, titolare dell’omonimo team, dopo la morte di Di Tano.
![Vito Di Tano in un'intervista](https://www.sportitalia.it/wp-content/uploads/2025/02/Vito-Di-Tano-Sportitalia.it-06022025.jpg)
Sono stati tanti i messaggi di cordoglio ricevuti dalla famiglia, soprattutto quelli dei colleghi che con Di Tano hanno vinto tante battaglie. Proprio Gioele Bartolini, campione elite di ciclocross, ha così commentato: “Vito era come un secondo padre per me. Mi mancheranno i suoi consigli e il suo sostegno”. Tutta la comunità pugliese e il mondo dello sport italiano si sono stretti attorno la famiglia, la quale durante i funerali (tenutisi ieri) nella parrocchia di Santissima Maria del Carmine a Pezze di Greco, ha accolto le condoglianze dell’intero paese. Vito Di Tano aveva definito la sua battaglia come il terzo mondiale da vincere, ma purtroppo non è andata come tutti speravamo.