Sinner, l’ultim’ora è devastante: “Non è il momento giusto”

Per Jannik Sinner arriva il momento più difficile da affrontare, la notizia appena arrivata non può lasciare tranquilli

Con la forza del talento. Jannik Sinner ha affrontato così finora i momenti difficili della sua carriera e non si può dire non ce ne siano stati.

Sinner durante la finale con Zverev
Sinner, l’ultim’ora è devastante: “Non è il momento giusto” (SCreen Youtube Australian Open) – Sportitalia.it

Certo il riferimento al caso doping è obbligatorio, ma nonostante la giovane età il campione altoatesino ha dovuto già fare i conti con qualche problema di troppo anche dal punto di vista fisico. Gli infortuni, ad esempio, per un po’ lo hanno tormentato, ma tutto è acqua passata. Ora che vive il suo momento magico ormai da un anno, Sinner deve fare i conti con un’altra difficile decisione da prendere: la sostituzione di Darren Cahill, il coach che ha fine anno lascerà il tennis.

L’altoatesino lo ha svelato a tutti a Melbourne e, sempre dall’Australia, ha già fatto sapere che farà di tutto per fargli cambiare idea, anche se sarà tutt’altro che semplice. Logico quindi che si debba già iniziare a pensare ad un possibile sostituti e di nomi ne sono stati fatti molti. Tra questi c’è anche quello dell’italiano Andreas Seppi che alla ‘Gazzetta dello Sport’ risponde alle voci in maniera particolare: sì a Sinner, anche se non è il momento giusto.

Sinner, Seppi nuovo coach: “Come faccio a dire no”

L’ex tennista si è detto onorato del fatto che il suo nome sia stato accostato a Sinner, poi però ha precisato: “Ci tengo a dire che non ho contattato nessuno, né tantomeno qualcuno mi ha chiamato. Poi è chiaro, se ci fosse la possibilità di allenare uno come Jannik come fai a dire di no?

Seppi in montagna
Sinner, Seppi nuovo coach: “Come faccio a dire no” (Instagram Anderas Seppi) – sportitalia.it

Impossibile rifiutare quando a chiamarti è il numero uno al mondo, anche se tutto deve essere fatto nel modo giusto e al momento giusto. Quello che non è ora: “In questo momento – afferma, infatti, Piatti –  non credo sia il momento giusto tra famiglia e bambini, seguirlo in giro per il mondo. Sarebbe molto impegnativo“.

Allora tutto rimandato di qualche anno, come lo stesso ex tennista dice: “Tra qualche anno uno come lui lo allenerei molto volentieri“. La caccia comunque al sostituto di Cahill è già partita e dovrà vedere a chi porterà. Sempre che Jannik non riesce nella sua missione ‘impossibile’: convincere il coach a rinviare di un po’ la sua uscita dall’ATP. Magari continuando a collezionare vittorie, a Cahill verrà la voglia di godersi lo spettacolo da protagonista ancora per qualche tempo.

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