Per Jannik Sinner arriva il momento più difficile da affrontare, la notizia appena arrivata non può lasciare tranquilli
Con la forza del talento. Jannik Sinner ha affrontato così finora i momenti difficili della sua carriera e non si può dire non ce ne siano stati.
Certo il riferimento al caso doping è obbligatorio, ma nonostante la giovane età il campione altoatesino ha dovuto già fare i conti con qualche problema di troppo anche dal punto di vista fisico. Gli infortuni, ad esempio, per un po’ lo hanno tormentato, ma tutto è acqua passata. Ora che vive il suo momento magico ormai da un anno, Sinner deve fare i conti con un’altra difficile decisione da prendere: la sostituzione di Darren Cahill, il coach che ha fine anno lascerà il tennis.
L’altoatesino lo ha svelato a tutti a Melbourne e, sempre dall’Australia, ha già fatto sapere che farà di tutto per fargli cambiare idea, anche se sarà tutt’altro che semplice. Logico quindi che si debba già iniziare a pensare ad un possibile sostituti e di nomi ne sono stati fatti molti. Tra questi c’è anche quello dell’italiano Andreas Seppi che alla ‘Gazzetta dello Sport’ risponde alle voci in maniera particolare: sì a Sinner, anche se non è il momento giusto.
Sinner, Seppi nuovo coach: “Come faccio a dire no”
L’ex tennista si è detto onorato del fatto che il suo nome sia stato accostato a Sinner, poi però ha precisato: “Ci tengo a dire che non ho contattato nessuno, né tantomeno qualcuno mi ha chiamato. Poi è chiaro, se ci fosse la possibilità di allenare uno come Jannik come fai a dire di no?“
Impossibile rifiutare quando a chiamarti è il numero uno al mondo, anche se tutto deve essere fatto nel modo giusto e al momento giusto. Quello che non è ora: “In questo momento – afferma, infatti, Piatti – non credo sia il momento giusto tra famiglia e bambini, seguirlo in giro per il mondo. Sarebbe molto impegnativo“.
Allora tutto rimandato di qualche anno, come lo stesso ex tennista dice: “Tra qualche anno uno come lui lo allenerei molto volentieri“. La caccia comunque al sostituto di Cahill è già partita e dovrà vedere a chi porterà. Sempre che Jannik non riesce nella sua missione ‘impossibile’: convincere il coach a rinviare di un po’ la sua uscita dall’ATP. Magari continuando a collezionare vittorie, a Cahill verrà la voglia di godersi lo spettacolo da protagonista ancora per qualche tempo.