Il verdetto del TAS sul caso Clostebol arriverà tra il 16 e il 17 aprile, giorni in cui Sinner conoscerà il suo destino. Intanto il tennista italiano incassa l’ennesima stilettata sul tanto discusso caso dello scorso anno.
Dopo che la WADA ha fatto ricorso in appello al Tas di Losanna, Jannik Sinner rischia fino a due anni di squalifica e di conseguenza il suo primato nel ranking ATP. Anche se una eventuale squalifica non dovrebbe avere effetto retroattivo, stare 24 mesi fuori dai giochi sarebbe fatale per il numero uno del mondo: ora può contare su oltre 4800 punti di vantaggio su Zverev. Poi ci sarebbe da fare i conti con l’età, perché seppur giovane due anni in più sul groppone potrebbero fare la differenza in caso di nuova scalata verso la vetta.
Ovviamente è ancora tutto da decidere e nel mezzo ci sono competizioni importanti come gli ATP del Qatar che si disputeranno a Doha. Sul caso Sinner si sono espressi in tanti e il suo maggiore hater è sicuramente Kyrgios, il quale sembra più impegnato nella sua crociata social contro l’altoatesino che sui campi da tennis. Lo sportivo australiano però non è il solo e stavolta l’attacco arriva da un connazionale di alto livello: la frecciatina stavolta fa male e Sinner dovrà essere bravo a incassarla.
Caso Clostebol-Sinner, Travaglio: “Berlusconismo sportivo”
Ricapitoliamo. Sinner assunse una pomata contenente Clostebol ormai un anno fa e presumibilmente in forma non volontaria. Questo dettaglio contribuì all’iniziale assoluzione della giustizia sportiva in favore di Sinner, ma poi la WADA si prodigò per ricorrere in appello e chiedere una squalifica esemplare per il tennista. Al centro del processo di Losanna non è la volontarietà del tennista nell’assumere il farmaco, bensì la negligenza che l’atleta avrebbe mostrato nella gestione dello staff di cui è direttamente responsabile.
Dopo quasi un anno di silenzio è arrivata la stoccata di Marco Travaglio, il quale durante la sua rubrica Ma mi faccia il piacere ha associato l’affaire Sinner a un caso da lui definito come Berlusconismo Sportivo. L’intento della rubrica del giornalista è quello di smontare le dichiarazioni raccolte durante la settimana e a finire nel suo mirino stavolta è stato Gabriele Romagnoli di Repubblica. Nell’edizione del 27 gennaio il giornalista scrisse “Il campione infallibile che smonta le vittorie a orologeria”, frase che Marco Travaglio ha rivisitato con il suo noto sarcasmo: “La famosa orologeria dei test antidoping”. Passi che sia Kyrgios ad esprimere tutto il suo dissenso nei confronti di Sinner, ma il numero uno del mondo difficilmente digerirà le parole di un suo connazionale.