Conferenza stampa di presentazione di Santiago Gimenez, nuovo attaccante del Milan: “Uno dei miei sogni principali sin da bambino era giocare in Europa e l’ho avverato. E ora che sono in Europa ho voluto giocare in un grande club e voglio lasciare la mia impronta”.
Disponibile per la Roma? “Effettivamente ho avuto un piccolo infortunio nell’ultima partita, ma adesso sono prontissimo”.
Trasferimento… “Per prima cosa anche se mi stavano seguendo dal mercato scorso ho cercato di concentrarmi sul gioco. La famiglia e il gruppo dietro di me ha fatto che sia possibile. Sono un uomo di fede e ho lasciato che tutto fosse lasciato nelle mani di Dio. Posso promettere che farò tutto il possibile. Non credo nell’individualismo ma nel gioco di squadra. Questa è una squadra competitiva che può vincere tanto. Non prometto un numero X di gol ma farò il massimo”.
Attaccante a cui ti ispiri? “Uno che seguo da calciatore è proprio Zlatan. Sento questa responsabilità, è meraviglioso per me. Punti forti? La passione, la potenza. Poi ci saranno dettagli da limare, cosa che farò qui”.
Numero 7? “Per la proposta di quest’estate, il Milan è sempre stato un sogno e un obiettivo. Mi concentro solo sul lavorare e giocare, sapendo che le porte erano sempre aperte. Il numero 7 ha tanti significati, intanto era disponibile e poi è li numero di Shevchenko. E nella Bibbia è il numero perfetto, sceglierlo è stato semplice”.
Milan? “Come un vestito fatto su misura, che ha uno spirito importante. E mi immedesimo in questi valori”.
Messico. “Ogni giocatore ha la responsabilità di portare la bandiera nazionale sul terreno di gioco. Per me è un grande onore, vorrei lasciare il segno. Siamo un Paese molto unito, in Messico. E oggi al Milan avrò accanto a me tutto il Messico”.