Diciannove anni fa, Alessandro Zanardi finalizzava uno dei sorpassi più iconici e rischiosi della storia del motorsport nel circuito di Laguna Seca
Alex Zanardi è uno delle figure più iconiche dello sport italiano. Dopo quel terribile incidente del 2001 che poteva costargli la vita, in cui ha perso entrambi gli arti inferiori, non ha mai smesso di insegnarci ogni giorno quanto sia speciale come triatleta, paraciclista, olimpionico, storyteller e come uomo. Ma prima di tutto, Zanardi è stato un grande pilota: dal 1991 al 1994 ed in seguito nel 1999 in Formula 1, nella quale ha disputato 44 gare, correndo per scuderie storiche come la Jordan, la Minardi, la Lotus e la Williams, e poi nelle formula CART, oggi IndyCar, dove ha vinto due titoli, nel 1997 e nel 1998.
C’è però una manovra spettacolare che ha segnato la carriera dello Zanardi pilota, e risale proprio agli anni in cui competeva nel CART. Precisamente, era il 1996, e si correva nel circuito di Laguna Seca, dove non aveva mai gareggiato. Contro ogni pronostico, il pilota italiano riesce a conquistare la pole al sabato, ma è nella gara della domenica che accade qualcosa di incredibile: ecco di cosa si rese protagonista il pilota bolognese.
Alex Zanardi contro Bryan Herta: il leggendario “The Pass” al cavatappi per scrivere la storia
Finale di stagione del CART: il compagno di team, Jimmy Vasser, è proiettato verso la vittoria del titolo iridato, mentre Alex Zanardi insegue. I riflettori non sono quindi puntati verso il talento bolognese, ma in California Alex ha la possibilità di conquistare il pubblico americano vincendo al debutto nell’iconico circuito di Laguna Seca.
Semaforo verde, qualche curva e Zanardi perde subito il comando delle operazioni. In testa alla gara, infatti, ci finisce Bryan Herta, pilota americano velocissimo, che sorpassa l’italiano e lo costringe ad inseguire. Alex le prova tutte pur di ritornare in testa, ma la vittoria sembra essere saldamente nelle mani del rivale. Poi, però, accade qualcosa.
Inizia l’ultimo giro e Zanardi accusa un distacco di circa un secondo dall’americano, per lui sembra ormai consolidata l’idea di concludere al secondo posto. Nel primo settore il gap si riduce leggermente, ma il distacco è ancora importante per provare un azzardo. Si arriva alla grande salita che porta alla curva più difficile del tracciato, il cavatappi, che ha segnato la carriera di tantissimi piloti, come quella di Valentino Rossi. È una curva molto pericolosa, difficile da interpretare, in cui il sorpasso non è cosa semplice per via di un cambio di pendenza unico nel suo genere. Qui, Zanardi si inventa qualcosa di incredibile: una staccata così lunga da riscrivere le leggi della fisica, che gli permette di infilarsi sulla sinistra di Herta.
Con metà auto finisce fuori strada nel cambio di direzione verso destra, ma in qualche modo riesce a mantenere il controllo della monoposto e a difendersi nelle due ultime curve che lo portano al traguardo. Bandiera a scacchi, vittoria incredibile. Un momento storico, iconico, che la stampa battezzerà come “The Pass“. Un gesto da campione assoluto di Zanardi, che beffando il padrone di casa si è consacrato leggenda.