Dichiarazioni importanti che smentiscono le recenti indiscrezioni: “L’approvo pienamente. A Dubai abbiamo cenato insieme”
Sinner e l’annuncio ufficiale che spazza via i dubbi. Forse, perché il tennista numero al mondo non si è ancora espresso sul tema. E non è detto che lo faccia, conoscendo ormai la sua riservatezza.
“L’approvo pienamente”, ecco le dichiarazioni che probabilmente fanno un po’ di chiarezza sulla situazione attuale. E che smentiscono, grossomodo, le ultime indiscrezioni che davano per certa la fine. La fine della storia tra Jannik e Anna Kalinskaya, la quale al torneo di Singapore aveva liquidato la questione in modo scarno:
“Non credo che ci sia pressione, non cambia nulla“.
Sinner e Anna Kalinskaya, la relazione continua: l’indizio dal fratello della tennista russa
Il fratello della tennista russa è uscito allo scoperto sulla relazione tra Anna e Sinner, col quale avrebbe un rapporto molto stretto. Le parole di Nikolay Kalinsky, calciatore del Nizhny Novgorod che milita nella Premier Liga russa, fa intendere che l’amore tra l’altoatesino e sua sorella sia ancora vivo e solido.
“Se approvo la scelta di Anna? Sì, l’approvo pienamente. Jannik è un bravo ragazzo”.
Fratello Kalinskaya: “Sinner non si dà arie da star. Cosa è successo a Dubai”
“Jannik non si dà arie da star – ha aggiunto Nikolay, come riporta ‘MowMag’ – Da come parla, non diresti mai che è il numero uno del mondo o che ha già vinto diversi Slam. So che è un tifoso del Milan, ma non abbiamo parlato troppo di calcio”.
Il centrocampista del Nizhny Novgorod ha anche raccontato del suo primo incontro con Sinner, che si è verificato lo scorso dicembre a Dubai, dove l’azzurro si stava preparando all’avvio della nuova stagione.
“Abbiamo cenato insieme e chiacchierato – ha ricordato Nikolay, al quale ad ottobre Sinner ha regalato la maglietta autografata di Steph Curry autografata, vista la sua passione per l’NBA e i Golden State Warriors.
Nikolay: “Gli ho regalato una mia maglia del Nizhny”
Nikolay ha invece regalato a Sinner “Una mia maglia del Nizhny… Poi ci siamo divertiti. Anna non c’era perché aveva già fatto la sua preparazione a Miami. Ha detto che sarebbe venuto a vedere una nostra partita, anche se con i suoi impegni è più probabile che vada a vedere io a una delle sue. Conosceva già la squadra, sapeva che esisteva e che io giocavo lì”.