Il tecnico del Venezia, Eusebio Di Francesco, ha parlato in conferenza stampa dopo la rocambolesca sconfitta della sua squadra in trasferta contro l’Udinese.
L’analisi del match:
“Il primo tempo eravamo disposti bene in campo, abbiamo concesso un solo tiro, poi però siamo stati un po’ troppo frettolosi nelle scelte finali, hai un attacco leggero per avere anche maggiore qualità nel rifinire. Nel secondo tempo invece ci siamo ritrovati sotto di due gol quasi senza accorgercene, tanti erroi, l’abbiamo ripresa, poi però non possiamo farci saltare così da un difensore centrale, fortissimo, ma non è un trequartista. Piccole cose che non ci possiamo più permettere. Poi non è stato un gennaio facile, voglio però ripartire con quella solidità e la spensieratezza che sono basilari“.
Come sta Stankovic? Ha già salutato Pohjanpalo?
“Prima della partita l’ho salutato, come no, se non è qui un motivo c’è, poi non posso dire altro, non ci sono ancora ufficialità. Stankovic ha avuto un problemino al tendine rotuleo, peccato perchè dà fiducia e sicurezza“.
In quel finale ci sarebbe voluta più determinazione:
“Ci vuole un lavoro molto lungo, glielo spiego molto ai ragazzi, l’ultimo gol fa male, troppo facile per Solet penetrare, facciamo sì l’applauso quando sono bravi gli avversari. Non sono ancora contento perché per le qualità che abbiamo negli ultimi metri possiamo migliorare nelle scelte se vogliamo ambire a restare in Serie A. La sensazione di solidità ci dev’essere sempre“.
Temete che l’infortunio di Stankovic sia lungo?
“Non faccio ancora il dottore, posso solo intrerpretare, non sembra una cosa piccolissima, sembra aver avuto un problema al tendine rotuleo“.
Attacco leggero può essere riconfermato?
“Può essere una soluzione, l’abbiamo adottata in più occasioni, poi però così le scelte finali devono migliorare, per essere incisivi poi l’attaccante ci vuole, ho fatto scelte legate a tante situazioni, avevo avuto feedback positivi su tanti aspetti“.
Dal mercato cosa si aspetta ancora? Altare e Pohjanpalo al di là dei discorsi tecnici erano due ragazzi importanti in spogliatoio, come ha reagito la squadra al loro addio?
“Facciamo parte di un mondo e dobbiamo riconoscere che questo può accadere. Il gruppo penso abbia reagito bene, chiaro che se andiamo a vedere il risultato uno può pensare di no, però vedo un gruppo molto vivo. Altare poi purtroppo è stato fuori un mese per infortunio, ci ha potuto dare una mano in modo limitato. Sul mercato, gennaio è stato difficile, tanti infortuni, diversi movimenti, poi non ho io il portafoglio in tasca, non decido io, se lo avessi io magari prenderei decisioni per il meglio, ma deve decidere la società“.