L’ultimo ballo di Pohjanpalo al Penzo: la storia del Doge che si commuove salutando Venezia

In attesa di capire dove lo porteranno le pieghe del mercato, con i rumors legati al trasferimento al Palermo che si fanno sempre più intensi, Joel Pohjanpalo ieri sera ha vissuto una serata un po’ surreale da un lato e commovente dall’altro. Il Venezia ha giocato un derby veneto insidioso contro il Verona, pareggiato in una situazione di piena emergenza fra infortuni e giocatori in uscita, ed il capitano arancioneroverde, divenuto un simbolo in Laguna, ha cercato di dare il suo contributo in quella che potrebbe essere stata la sua ultima partita al Penzo. Il mercato chiude fra pochi giorni e non ci saranno altre partite in casa per la squadra di Di Francesco. Il pubblico lo sapeva ed alla sua uscita dal campo gli ha tributato applausi e canti d’incitamento: “Po-po-po-Pohjanpalo”, il celebre coro dedicatogli dalla curva di casa, che poi a fine partita lo ha salutato mentre lui applaudiva visibilmente commosso. Un ringraziamento, per quanto fatto per la maglia.

Pohjanpalo, che numeri a Venezia

Arrivato dal Bayer Leverkusen nell’estate 2022, Pohjanpalo ha subito realizzato 19 gol e 7 assist il primo anno, in cui la squadra passa, con l’arrivo di Vanoli, dal penultimo posto a centrare i playoff, senza però essere promossa in A. Promozione che arriva l’anno successivo anche grazie al miglior Pohjanpalo di sempre: 22 reti in campionato (più 5 assist) e ritorno in A. 6 gol, dei quali 3 su rigore, in queste prime 20 presenze in A: non sono male come numeri per un giocatore di una neopromossa, di questo passo potrebbe arrivare alla doppia cifra, anche se sicuramente l’attaccante sta faticando ad arrivare a concludere quanto vorrebbe in massima serie. Lui stesso ha spiegato che questo è dovuto sia al livello che si è alzato, sia al fatto che spesso non gli arrivino poi tanti palloni buoni per concludere verso la rete avversaria. Insomma, in questo Venezia, Pohjanpalo sta un po’ faticando ad essere determinante. Il finlandese ha una clausola di circa 6 milioni di euro che ora il Palermo potrebbe anche pagare per intero, offrendo al giocatore uno stipendio più alto di quello che percepisce attualmente ed un contratto importante, soprattutto considerando che va per i 31 anni, fino al 2029.

Pohjanpalo simbolo a Venezia: dalle bevute con i tifosi al barchino

Ma perché Pohjanpalo è un simbolo a Venezia? Il legame è profondo e non nasce solo dai tanti gol e dalle vittorie in campo. Il finlandese è stato adottato dal popolo veneziano per mille ragioni, prima fra tutte il fatto che si sia identificato in tutto e per tutto con la città. Scegliendo per esempio di abitare proprio a Venezia e non nella vicina Mestre come il resto della squadra, dimostrando che non è solo città turistica, ma anche adatta per vivere. Lui stesso ha spesso spiegato questa scelta dicendo che è una cosa che ha voluto per godersi una città che ama. Un’immagine forte è tornata alla mente in questi giorni: dopo il primo anno, il rinnovo di contratto è stato fatto firmare direttamente dal simbolico ponte di Rialto, alla presenza di centinaia di tifosi. Poi l’immersione culturale è passata dal fatto che si sia visto condividere birre (anche in campo), spritz ed i famosi “cicchetti” con i tifosi, così come che si sia goduto giri in gondola o con il barchin, per dirla con il dialetto giusto: in un territorio come quello veneto, sono state scelte decisamente in linea con la tradizione e che lo ha fatto amare ancora di più dai supporters locali.

Change privacy settings
×