Scandalo Sinner, l’ombra del doping sulla finale: c’è sconcerto

Parole durissime contro Sinner con la paura della squalifica che si è fatta viva anche per la finalissima dell’Australian Open

La finale dell’Australian Open 2025 è stata vinta di nuovo da Jannik Sinner. Il tennista altoatesino fa dunque doppietta e dopo il successo del 2024 contro il russo Daniil Medvedev, questa volta a farne le spese il tedesco Alexander Zverev che si è arreso sul punteggio di tre a zero.

Senza nemmeno andare a palla break, il tedesco ha subito il dominio di un perfetto Jannik Sinner. Naturalmente l’ombra della squalifica per doping è sempre nei pensieri del tennista, del suo staff e dei suoi tifosi in tutto il mondo. Come spesso è capitato, alcuni ci marciano sopra in maniera molto negativa.

Sinner, dalla Germania forti critiche sul caso doping

Sebastian Kayser della Bild, famoso giornale tedesco, ha subito usato parole pesantissime alla vigilia della finalissima: “Oltre il tennis, questa finale nasconde l’ombra del doping. Il fatto che a Sinner sia stato consentito di essere nuovamente in finale in uno Slam, per la seconda volta consecutiva, è una farsa per molti giocatori, esperti del settore e appassionati. Il semplice fatto che gli sia stato permesso di poter difendere il titolo conquistato un anno fa, è molto insolito. Una situazione che non sarebbe accaduta in altri sport, date le circostanze del caso di Sinner. Novak Djokovic e Nick Kyrgios, in particolare, hanno criticato l’approccio avuto in questo caso di doping rispetto ai precedenti del passato.

Jannik Sinner intervistato da Sky Sport
Sinner e l’ombra doping (Screen Youtube Sky Sport Tennis) – Sportitalia.it

 

Come se non bastasse, ha proseguito: “A marzo 2024, il tennista italiano era risultato positivo allo steroide anabolizzante Clostebol, in due diversi controlli durante il Masters di Indian Wells. Tuttavia, il caso è diventato pubblico solo cinque mesi dopo, una settimana prima dell’inizio degli US Open. Una vicenda incredibile: venuta a galla, quanto tutto era già stato chiuso. Il regolamento dell’ITIA assicura che un procedimento del genere è possibile, ciononostante tali modalità di azione sono in netto contrato con quanto avviene in altri sport dove i casi di doping diventato di dominio pubblico in tempi relativamente brevi“.

Change privacy settings
×