Schumacher, novità improvvisa: tifosi senza parole

La rivelazione su Michael Schumacher lascia tutti senza parole: arriva la verità che nessun tifosi si sarebbe mai aspettato

Freddo e glaciale. Michael Schumacher ha sempre dato di sé questa immagine in pista. Implacabile con gli avversari, calcolatore quando si trattativa di decidere come aver la meglio sugli altri piloti, capace di lasciare le emozioni fuori dall’abitacolo perché in pista conta soltanto essere il migliore di tutti.

Schumacher intervistato
Schumacher, novità improvvisa: tifosi senza parole (Screen Youtube Zumsport1) – Sportitalia.it

L’ex pilota tedesco non è mai apparso come uno di quei piloti simpatici ed estroversi che tanto piacciono al pubblico, eppure i tifosi lo hanno sempre amato. È riuscito a conquistarli con le vittorie e con un talento innato, coltivato con la meticolosità e la precisione che non gli hanno mai fatto difetto.

Da undici anni di Michael Schumacher non si hanno che poche notizie e quasi mai dirette: l’ex campione è accudito dalla famiglia in massima riservatezza dopo l’incidente sugli sci del dicembre 2013. Di lui però restano i ricordi legati alla Formula 1 ed ora spunta fuori un retroscena che non potrà che lasciare senza parole i tifosi. Il glaciale Schumi? Dimenticatelo.

Schumacher, il racconto di Smedley: che sorpresa

Rob Smedley ha vissuto diversi anni al Cavallino Rampante ed in Ferrari c’era anche durante gli anni di Schumacer.

Schumacher a bordo pista con le cuffie Ferrari
Schumacher, il racconto di Smedley: che sorpresa (Screen Youtube Sports Today) – Sportitalia.it

Il suo Schumacher però era una persona profondamente diversa da quella glaciale e quasi arrogante che appariva in pubblico. Uno Schumi insolito, dotato di grande umanità e di un’umiltà fuori misura. Al podcast ‘Red Flags’ Smedley racconta così il suo Schumacher: “Fuori dava l’impressione di essere spietato, ma invece era umile e aveva molti dubbi sulle sue capacità“. Proprio da qui nasce la sua voglia di migliorarsi sempre, ma anche la consapevolezza che per vincere aveva bisogno del supporto della squadra.

Era un uomo disponibile con ingegneri e meccanici – ricorda Smedley –, sapeva che senza il lavoro di squadra non sarebbero arrivate le vittorie“. Ed invece di successi ne sono arrivati tanti, ma non sono stati mai un vanto per Schumacher: “Non faceva pesare i suoi trionfi e la sua fama. Ricordava sempre che la F1 è un lavoro di squadra. Non poteva vincere senza la squadra e metteva in dubbio sempre tutto, anche se stesso“.

Un Michael Schumacher diverso dunque, lontano da quello che appariva dall’esterno. Uno Schumi più umano e meno glaciale di quel che sembrava quando era in pista. Una sorpresa forse per i tifosi del pilota tedesco.

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