A leggere le strategie di Milan e Juventus in questo gennaio c’è da farsi venire i brividi. Praticamente è stata sconfessata totalmente o parzialmente la pianificazione della scorsa o delle scorse estati. Certo la situazione è molto più clamorosa per il Milan, ma anche per la Juventus non si scherza.
I rossoneri ogni settimana stanno scrivendo una nuova pagina surreale per mano del trio all’erta e pieno di brio che li dirige, se la parola dirige può essere utilizzata. Praticamente tranne Reijnders, non c’è acquisto delle ultime due estati che non sia stato messo in discussione o scaricato in sole poche settimane. E badate che il riferimento temporale è una dannazione particolarmente definitiva, perché dopo aver rotto l’anima a Maldini con la scusa di De Ketelaere (e la fine della storia sarebbe già sufficiente per il commento), il triumvirato Furlani-Ibrahimovic-Moncada non ne ha azzeccata una che sia una, dalle scelte dei giocatori a quella dell’allenatore (non per la scelta dell’uomo, ma per averlo abbandondato a sé stesso), tenendo in sospeso il giudizio su Conceiçao. Se vogliamo il caso Emerson Royal diventa la madre di tutti gli esempi, con ogni osservatore e persino i tifosi concordi nell’esprimere il dubbio su un acquisto simile, per di più a quel prezzo, e l’evidenza poi a dimostrare che guarda caso avevano davvero ragione tutti gli altri tranne quei tre.
La pezza in un certo senso è peggio del buco. Perché dopo aver fatto un mantra insindacabile della legge del non si comprano over 30, adesso la regola viene cambiata per prendere Walker. Che, ricordiamolo, ha 34 anni; e a cui vanno versati 4.5 milioni di € a stagione. Per carità, i soldi sono di Cardinale (oddio, anche qui…), e può farne quello che vuole; l’importante alla fine è che Walker sia utile alla causa, che di anni ne abbia 34 o 24. E sicuramente è buon sintomo di intelligenza saper cambiare idea e riconoscere i propri errori. Ma solo ammesso che questo adesso valga sempre, e non che dalla prossima estate si ricominci con la stessa solfa dei mezzi giocatori a prezzo di prospettiva, che inchiodano il Milan alla mediocrità. Una buona idea in verità ci sarebbe, perché riuscire a mettere le mani su Santi Gimenez sarebbe un ottimo colpo anticipato rispetto all’estate. Anche se non si può non scuotere la testa al pensiero di come questo sconfessi la totalità dell’investimento Morata-Abraham…
A proposito di attaccanti che buttano a mare la precedente linea politica, alla Juventus non sono stati di meno. Alla fine in pubblico è stato un grazioso rimpallo di responsabilità, tra il far apparire che sia stato Giuntoli a sovrastimare l’apporto di Milik, o sia stato Thiago Motta a respingere la possibilità di avere un sostituto per Vlahovic. Forse la verità vera non la sapremo mai, ma non si sbaglia a dire che hanno entrambi sbagliato valutazione e non di poco, e il ricorso in tutta fretta a Kolo Muani per una situazione così delicata lascia esterrefatti al pensiero che sulle sorti dell’attacco vertano le fortune di un mercato da 150 milioni. Sicuramente la Juve ha avuto tanta jella con gli infortuni (e lì, al di là della malasorte, non può non avere responsabilità Thiago Motta), ma nella logica di trovare una soluzione, lascia francamente interdetti che l’accomodamento scelto sia Renato Veiga. Non tanto per il giocatore, ma per la modalità: ben 5 milioni di €, e dicasi cinque milioni, per un prestito secco di 6 mesi! Viene quasi da pensare che sia una operazione per rendere contenta la mediazione di Jorge Mendes, e facilitare il riscatto di Chico Conceiçao a fine anno…
Con tutte queste goffaggini nella progettualità di Milan e Juventus, nonché con l’immobilismo economico dell’Inter, il Napoli avanza a grandi passi verso lo scudetto, in una stagione o nell’altra., o magari in entrambe. Però è ovvio che Kvaratskhelia va sostituito subito, sennò Conte erutta, e va fatto bene. L’opzione Garnacho è assolutamente ancora possibile, nonostante la distanza di una quindicina di milioni tra Napoli e Manchester UInited. E’ vero che la manovra di disturbo del Chelsea c’è, ma non è assolutamente finita. Per cautelarsi il Napoli ha già Adeyemi pronto, e senza complicazioni economiche. Ma il primo obiettivo, e con distacco, di Antonio Conte rimane Garnacho, dunque occhioche Adeyemi non sia una manovra di disturbo per mettere paura al Manchester United. Per carità, non è solo un diversivo, ci mancherebbe altro, ma il mercato si fa con tutti i mezzi, anche quelli più dispettosi. E se c’è uno che sa fare il mercato quello è oggettivamente Aurelio De Laurentiis.
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